Lettera al Rettore per chiedere di rivedere la modalità organizzativa del Corso di Specializzazione per le attività di sostegno: rimodulare l'erogazione del Corso adottando una modalità online

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Alla Cortese attenzione

del Magnifico Rettore Prof. Massimo Midiri,
della Prof.ssa Alessandra La Marca
e della dott.ssa Maria Barbera

Oggetto: richiesta di rimodulazione del Corso in modalità online.
In ragione dell’aumento dei casi Covid-19 riscontrati tra i corsisti del Corso di specializzazione per le attività di sostegno, del tasso di positività del virus nuovamente in crescita a livello nazionale e del graduale peggioramento del fenomeno a livello regionale, si ritiene che questo non trascurabile e recente aumento dei contagi, oltre a costituire motivo di pericolo sanitario collettivo, possa pregiudicare il proseguimento in presenza degli incontri didattici.
In considerazione delle evidenze e delle preoccupazioni sopra esposte, si richiede a codesta Direzione, la rimodulazione dell’erogazione del Corso in modalità online, portando alla Vostra attenzione comuni e specifiche motivazioni che rendono complicata e complessa la modalità in presenza, al fine di giungere a soluzioni condivise ed efficaci.
Di seguito si elencano le cause di incompatibilità tra l’attuale situazione sanitaria e il normale svolgimento del Corso, nonché dei disagi che stanno ostacolando l’inizio e verosimilmente ostacoleranno il corretto prosieguo del Corso:
la compresenza di tutti i corsisti in un unico edificio comporta la complessa gestione di un consistente flusso di persone in entrata e in uscita e che inevitabilmente dà luogo a pericolosi assembramenti - soprattutto nella fase firme- (con una permanenza non controllata di 30 minuti) negli spazi comuni, in particolare nei corridoi e in prossimità delle aule;
l’apposizione delle firme, a cui si fa cenno sopra, in entrata e in uscita, su un foglio condiviso da centinaia di persone non solo facilita la diffusione del virus Covid-19 ma avviene in modo caotico e senza un adeguato controllo dello staff universitario, oltre ad assorbire molto tempo prezioso a discapito della didattica;
la compresenza di circa 100/150 corsisti in una stessa aula senza un adeguato distanziamento interpersonale;
la disponibilità di aule che non hanno adeguato ricambio d'aria e sprovviste di certificazione esposta di avvenuta sanificazione degli impianti di condizionamento d’aria;
dispenser presenti all'ingresso delle aule spesso sprovvisti dell’apposito gel igienizzante per le mani;
la scansione delle pause nel medesimo orario per tutte le aule del Corso (ubicate nello stesso edificio) comporta evidenti problemi di assembramenti, con ulteriori rischi per la salute di tutti; da tali assembramenti scaturisce anche la difficoltà ad usufruire dei punti di ristoro e dei servizi igienici, che per di più non sono ben areati e con livelli di pulizia molto critici;
l’impossibilità di svolgere in maniera ottimale i lavori di gruppo durante le lezioni in presenza, non solo perché ciò agevola la diffusione del virus (che bisognerebbe invece contrastare) ma anche a causa del numero eccessivo di corsisti nella stessa aula, che interagendo nei piccoli gruppi danno vita a un fastidioso frastuono, limitando oltremodo la concentrazione durante le attività e il rendimento nelle consegne;
la difficoltà a svolgere le attività laboratoriali che prevedono l’uso di supporti informatici personali (laptop, tablet) che necessitano di essere collegati alla rete elettrica;
l’impossibilità di seguire online il Corso in caso di accertata positività al virus Covid-19 può determinare lo sforamento del 25% di assenze totali (peraltro da recuperare successivamente) previste per insegnamenti, laboratori, TIC e tirocinio indiretto; ciò comporta il concreto rischio di non poter conseguire il titolo di specializzazione a causa del superamento del limite massimo di assenze consentite.
Particolare cura dovrebbe essere rivolta:
alle donne incinte e alle madri che, stando alle attuali condizioni organizzative e igienico-sanitarie del Corso, non hanno l’opportunità di usufruire correttamente del diritto all’allattamento in modo da salvaguardare la salute propria e del bambino;
ai corsisti che rientrano nella categoria dei fragili o nella categoria di chi convive con soggetti fragili e/o li assiste;
ai corsisti che nei primi giorni del Corso hanno già contratto il Covid-19 e quindi hanno già fatto delle assenze: a costoro, a causa delle modalità organizzative adottate, non sono garantite pari opportunità nella fruizione del Corso stesso, poiché hanno quasi esaurito la percentuale di assenze disponibile, con i rischi di cui sopra in caso di future assenze (anche per malattia).
Per le ragioni di cui sopra, riteniamo che ad oggi non ci siano le condizioni logistiche e sanitarie per garantire lo svolgimento in sicurezza del Corso: mancando tali condizioni viene leso il diritto allo studio dei corsisti.
Visti tali disservizi e disagi, allo scopo di:
garantire ai corsisti la corretta e lineare frequenza del Corso;
tutelare la salute pubblica;
contrastare la diffusione del Covid-19.
SI CHIEDE:
di garantire l’erogazione del Corso in modalità online, come avvenuto per i due cicli precedenti;
di non includere nella percentuale di assenze consentite quelle causate dalla positività certificata al Covid-19 o da altri certificabili e gravi motivi di salute.
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