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Segnalazione gravi inesattezze in testo scolastico

Per: EDIZIONI ATLAS

CHIEDIAMO DI SOTTOSCRIVERE LA SEGUENTE LETTERA ALL'EDITORE ATLAS CHE PUBBLICA UN TESTO SCOLASTICO DI STORIA IN CUI GLI ARGOMENTI LEGATI AL MONDO EBRAICO SONO TRATTATI IN MODO DISTORTO E OFFENSIVO.
GRAZIE
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Alla cortese attenzione dell'Editore


Oggetto: Segnalazione gravi inesattezze in testo scolastico


Siamo insegnanti e genitori di studenti di scuola secondaria di primo grado e siamo esterrefatti da quanto abbiamo letto nel volume da voi pubblicato "Zaninelli, Cristiani, Bonelli, Riccabone - Storia Contemporanea vol. 3".

Nel suddetto testo, gli argomenti legati al mondo ebraico sono trattati in modo superficiale e distorto.

A pagina 185, riguardo le Leggi Razziali del 1938, fra l'altro si afferma che "La maggioranza degli Italiani cercò di ostacolare le deportazioni e si adoperò per strappare a questa sorte un vasto numero di persone", mentre è noto che nella realtà è avvenuto giusto il contrario (come ampiamente dimostrato da testimonianze e documenti) e quello che viene descritto come "vasto numero di persone" rappresenta solo rarissimi casi di singoli cittadini.

Alle pagine 334, 335, 336 è presentata la questione arabo-israeliana. L'argomento è trattato in modo aberrante, a partire dall'incipit del capitolo che denota una preoccupante disorganizzazione di idee: "Israele è l'unico Stato democratico non arabo del Medio Oriente"; il che -a rigor di logica- insegna allo studente che gli Stati arabi della zona sono tutti democratici, e che tutti gli Stati non arabi del Medio Oriente non sono democratici, ad eccezione di Israele.

In tre pagine scritte con estrema superficialità vengono falsati secoli di storia, vengono invertite le cause con gli effetti e, come se non bastasse, vengono del tutto ignorati i punti essenziali del problema.

"Il nuovo Stato fu subito attaccato da una coalizione di Paesi arabi a sostegno dei Palestinesi", ignorando che il termine "Palestinesi" è stato adottato dall'OLP solo 20 anni dopo quella guerra: nel 1948, si parlava semplicemente di ARABI che attaccavano Israele per conto di altri ARABI. (ad esempio, stesso genere di anacronismo presente nel testo in questione sarebbe se parlassimo di "Padani" durante la Seconda Guerra Mondiale, riferendoci agli Italiani che aderirono alla Repubblica di Salò)

Più avanti si parla di nuovo di "Palestinesi" che furono "in gran parte costretti a rifugiarsi nei campi profughi", ignorando del tutto le realtà delle cifre che dicono ben altro.

Non è nostra intenzione elencare qui tutti gli strafalcioni presenti nel testo, ma ci preme di rilevare la faziosità della trattazione, la leggerezza con cui si vuol spacciare per realtà storica uno schema ingannevole in cui figura un "esercito moderno" e usurpatore che sconfigge delle popolazioni indifese che -come sostengono gli Autori- "da sempre abitavano la regione".

E' pericolosamente riduttivo il quadro che viene presentato ai ragazzi, definendo genericamente la questione come "focolaio di odio e violenza", tacendo del tutto le vere cause e stendendo un velo di omertà su fatti che gli studenti in terza media avranno sicuramente già appreso dai telegiornali: il terrorismo suicida, i lanci quotidiani di missili palestinesi su Israele, i ripetuti rifiuti da parte dell'Autorità Palestinese di riconoscere lo Stato di Israele, l'educazione all'odio antisemita nelle scuole arabe in genere, le trasmissioni tv palestinesi che incitano i bambini al "martirio" per "liberare Gerusalemme" ecc..

Le conclusioni del capitolo, infine, sono di una falsità inqualificabile che lascia sgomenti: "Entrambe le parti hanno abbandonato le vie diplomatiche per seguire invece la strada della violenza, degli attentati e delle ritorsioni."

Accusare Israele di aver ha intrapreso la strada della violenza, degli attentati e delle ritorsioni (ponendo sullo stesso piano uno Stato democratico e il terrorismo suicida!) è un'enormità tale che alcuni cittadini hanno ritenuto opportuno sottoporre tali affermazioni all'attenzione dell'Ambasciata Israeliana a Roma, alla stampa, all'osservatorio contro l'antisemitismo.

Siamo certi che questa lettera non verrà ignorata e che le Edizioni Atlas sapranno tenere alto lo standard di qualità delle proprie pubblicazioni, apportando in una nuova edizione le dovute modifiche al testo in questione, e inviando tempestivamente e gratuitamente le dovute correzioni alle scuole che lo hanno adottato per l'anno scolastico in corso.

Cordiali saluti.


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