Trasparenza nei concorsi pubblici

Trasparenza nei concorsi pubblici
Concorsopoli, parentopoli e termini similari non riguardano più solo le Università. Sono una realtà che ormai interessa tutto il sistema del reclutamento pubblico in italia, infettato da una grave malattia che sembra incurabile. Chiunque dispone di un potere di assunzione, prima di bandire un concorso si preoccupa di predeterminarne il risultato in funzione delle proprie finalità, anche le peggiori.
Orbene, quando i posti di lavoro scarseggiano e le poche opportunità sono limitate all’ambito dei concorsi pubblici è necessario che qualcuno si faccia carico (invocando l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica) di chiedere con forza l’istituzione di un “garante della trasparenza nei concorsi pubblici”.
La recente iniziativa (lodevole in presenza di particolari condizioni) del Ministro della Funzione Pubblica di attenuare il valore del titolo di studio a tutto vantaggio dei contenuti delle prove d’esame ha un’indubbia validità solo in presenza di concorsi sicuramente e dimostratamente trasparenti. Altrimenti diventa un ulteriore strumento di supporto di concorsi “manipolati”.
Non si può chiedere ai tanti giovani disoccupati di continuare a pagare una tassa di concorso, d’impegnarsi seriamente nella preparazione delle prove d’esame, e poi vedersi sistematicamente scavalcati da tanti “vincitori” predeterminati, in assenza di strumenti od organi che possano garantire la correttezza e la trasparenza dei procedimenti selettivi.
Le chiacchiere non bastano più. Occorrono fatti concreti. E’ una questione di civiltà!
Il Presidente Monti, espressione di una realtà , quella universitaria, che non ha mai brillato in materia di trasparenza nei concorsi pubblici, dia un segnale forte di discontinuità. Si faccia promotore di un’iniziativa che istituisca “il garante” ed attribuisca esclusivamente al Presidente della Repubblica il compito di designarlo.
Qualunque altro designatore, di provenienza universitaria, non avrebbe requisiti di alta e comprovata moralità in tal senso.
Plinio Venturini

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