Io sto con Higuìn
Per: Società Sportiva Calcio Napoli
Pochi minuti di rabbia mista a delusione, per un fallo nemmeno commesso, sono costati cari al numero 9 del Napoli, Gonzalo Higuaìn.
Il calciatore ha messo le mani avanti per frenare la corsa dell'arbitro Irrati, che gli stava venendo addosso, e non certo per intimidire. Irrati consegna un referto in cui non fa cenno a condotte violente ma soltanto a "espressioni irriguardose e ingiuriose" e che le mani del calciatore gli sono state appoggiate sul petto con "lieve" pressione. Quattro giornate di squalifica è la sanzione applicata, e fortuna che si è usato il termine "lieve" altrimenti poteva andare peggio.
In sintesi, questo è quanto è accaduto nella trentunesima giornata di campionato della serie A. Una giornata da dimenticare per le sanzioni applicate dal giudice sportivo Tosel (ricordiamo anche 1 giornata di squalifica per l'allenatore Sarri).
L'attaccante del Napoli non merita tutto ciò, se è vero che esiste un regolamento da seguire e che lo stesso viene applicato quando non viene rispettato, chiediamo che venga fatto lo stesso per TUTTI.
Se nella 31° giornata Higuaìn ha pagato caro per "espressioni irriguardose e ingiuriose" nei confronti dell'arbitro, chiediamo che altrettante sanzioni, vengano applicate nella medesima situazione di altri giocatori in altri incontri disputati.
Nella stessa giornata di campionato si sono viste altre espressioni "irriguardose e ingiuriose" nei confronti degli arbitri. Per farne un esempio vedi Zaza, della Juventus.
E vogliamo parlare di atti intimidatori? Un altro esempio, nella precedente giornata di campionato, un altro giocatore Bonucci, sempre della Juventus, che si scaglia prima contro i giudice di porta e poi se la prende con l'arbitro, con un testa a testa che ha suscitato parecchie polemiche.
Che questi esempi non vengano presi come un'ennesima sfida tra Napoli-Juventus, ma come dicono i fatti, questi sono realmente gli episodi più eclatanti che hanno fatto infuriare tutti i tifosi amanti del calcio e dello sport in genere.
La nostra petizione è per un calcio equo, pulito, non ingannevole, dove vincono i migliori, quelli che giocano sul campo e sudano la maglia. E soprattutto dove la frustrazione non deve arrivare per "decisioni arbitrali errate".
Il calcio è uno sport di tutti, è della famiglia, è dei bambini, di quest'ultimi soprattutto che lo guardano realmente per quello che è un gioco, e come tutti i giochi belli porta unioni, armonia, allegria e buon umore.
Gli arbitri, più di tutti, sanno come si gioca a calcio poiché lo dirigono e indicano gli altri come giocare. Quindi vogliamo PARTITE BELLE.
Higuaìn è uno dei pochi calciatori che hanno reso bella questa stagione di calcio, e non può e non deve pagare caro, per una reazione ad un qualcosa che l'arbitro ha deciso di interpretare come punibile con secondo cartellino e conseguente espulsione. La maestria e l'arte nel sangue di questo ragazzo devono essere da esempio per tanti ragazzini che vogliono imparare questo gioco. Higuaìn non deve essere il capro espiatorio di tanti che non hanno pagato con i loro comportamenti in campo.
Il regolamento deve essere applicato per tutti.
Concludo citando il sito "calciomercato .it":
"La verità è che in questo nostro strano calcio, sempre più povero e fiacco, c'è solo una casta che era e rimane intoccabile, quella degli arbitri".
