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A opinião e razões dos signatários da Petição: Contro l'obbligo delle 24 ore nella secondaria, para Parlamento

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NATALIA S.un modo per farci fare recupero/progetti pomeridiani a costo zero, visto che il monte ore settimanale per gli alunni è stato ridotto
Noella A.chi propone tale obbligo non conosce l'impegno oneroso degli insegnanti che per ogni ora passata in classe sono impegnati per un'altra ora in preparazione lezioni, correzione, tenere i rapporti con famiglie e spcialisti per i casi sempre più frequenti di ragazzi certificati.
Massimo C.18 ore con sei classi di adolescenti urlanti e poco disposti ad ascoltare non sono poche, altre due classi con altri 50 persone da ricordare e a cui correggere i compiti, dunque altre ore di lavoro a casa. Magnifico!
Anna A.Smettetela di prendervela con chi ha sempre pagato le tasse e non ha privilegi!
Simona G.L'OBBLIGO DELLE 24 ORE SAREBBE L'AFFOSSAMENTO DEFINITIVO DELLA QUALITà DELL'INSEGNAMENTO. l'ATTIVITà DOCENTE NON SI ESAURISCE SOLAMENTE NELLE ORE DI LEZIONE IN CLASSE. ALLE ORE DI LEZIONE IN CLASSE CORRISPONDONO ALTRETANTE ORE DI PREPARAZIONE, RICERCA, CORREZIONE DELLE VERIFICHE SENZA CONTARE GLI IMPEGNI ISTITUZIONALI.
Francesco C.Avrebbe anche senso se non ci fossero schiere sterminate di "precari" e se in compenso aumentasse di conseguenza. Se!
elisa s.se riesce a provare vergogna, che si dimetta!
Salvatore A.se passa la normativa sulle 24 ore non vi voto più
Lucia M.Ci sarebbero tante cose da dire... Noi formiamo il "capitale umano" e diamo l'anima per la scuola.. e ci trattano in questo modo! Perchè non vengono a parlare con noi o non provano a fare il nostro lavoro per qualche giorno????
Antonella S.DDL Stabilità incostituzionale e fortemente discriminatorio nei confronti di una categoria del Pubblico Impiego
PAOLA V.che ne sarà della qualità dell'insegnamento?
Lidia V.essendo insegnante di lettere, sono già impegnata tre ore pomeridiane per preparazione , correzione compiti e altro
Barbara C.A settimana lavoriamo già 22 (e più) ore a scuola (18 in classe, 1 ora di ricevimento genitori e 3, quando va bene, di riunioni per consigli di classe, collegi docenti, riunioni e colloqui con i genitori, consegna delle schede. E poi ci sono tutte le ore di lavoro a casa (non quantificabili) per la preparazione delle lezioni, la correzione degli elaborati, la stesura di programmazioni, relazioni finali, verbali , ecc. E poi non si è mai vista una categoria di lavoratori che venga obbligata a lavorare di più e a parità di stipendio!
Riccardo G.Una proposta, quella del ministro Profumo, indecente. Un modo come un altro per far cassa tagliando sulla scuola. Soprattutto sul personale docente. Una boutade di un ministro tecnico che non conosce i reali problemi scolastici e pensa soltanto al risparmio: non solo non prevede la sua proposta un'adeguata remunerazione, ma taglia fuori il precariato. Inoltre non si accorge - Francesco Profumo - di certe contraddizioni: il recente concorsone appena bandito. Un'altra barzelletta tutta italiana, quando sarebbe bastato immettere in ruolo i precari attingendo dalle graduatorie permanenti e da quelle del precedente concorso. E' ormai chiaro che questo ministro ha fatto il suo tempo: un tecnico (?) che dalla prossima primavera tornerà a fare quel che faceva prima dopo aver finito di squassare ciò che la Gelmini, diretta da Tremonti, aveva già squassata. No a cattedre di 24 ore, no a improvvisati ministri nella pubblica istruzione.
Lavinia C.E' un ennesimo colpo verso la scuola, già troppo martoriata. Spero saremo in molti a ribellarci!
Mariano S.non voglio per le mie figlie una scuola in cui i professori siano stremati, demotivati, affamati, nell'impossibilità con uno stipendio inadeguato al ruolo di comprarsi un libro o di vedere un film o di andare a teatro
SIMONETTA V.approvo pienamente e in toto la dichiarazione della collega
Mauro S. Se ci danno 3.000 euro al mese può andare.
gilda c.no comment.........
Maria F.E perchè non 24 ore al giorno?

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