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Contro l'obbligo delle 24 ore nella secondaria
, para Parlamento
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raffaELLA F.
se le classi fossero quelle di una volta, se gli alunni fossero gestibili come una volta, se la complessità fosse quella di una volta.... allora forse se ne potrebbe discutere, ma oggi è assolutamente improponibile
Libero T.
no ad orario a 24 ore
sandra p.
vergogna!
Silvana S.
Aumentare le ore frontali di lezione significherebbe un sicuro abbassamento del livello di qualità e comporterebbe un sicuro aumento dei precariato. Vorrei ricordare che la formazione delle menti come dice Piaget avviene in modo completo alle superiori attraverso la capacità di dialogo del docente e quindi propongo che le 24 ore vengano fatte dai docenti universitari con un taglio dei relativi emolumenti corrispondente al non dialogo che questi anno con i loro discenti.
raffaella c.
Già con 18 ore, fatte seriamente, non riesco ad aggiornarmi... essendo uscita da una facoltà scientifica vent'anni fa ne avrei proprio bisogno, se avessi più ore non protei più nemmeno preparare le lezioni.... è questo che si vuole ottenere?
paolo p.
Se qualcuno pensa di intervenire su materia di CCNL in modo cosi allucinante e ridicolo, avrà pane per i suoi denti
Liliana M.
sono contro perchè non si vuole migliorare l'attività didattica nè offrire più opportunità di apprendimento nè diversificare l'offerta formativa, ma è solo uno stratagemma per ridurre il numero delle cattedre.
Laura S.
Credo in tutta sincerità che la scuola pubblica e i docenti in particolare abbiano già dato.....
Maria B.
Già adesso, calcolando un'ora di programmazione, preparazione, correzione per ogni ora di lezione, si arriva a 36 ore, vogliamo farne 48? Vogliamo scherzare?
Antonio C.
Aumentare le ore frontali di lezione significherebbe un sicuro abbassamento del livello di qualità. Già è faticoso convivere con le scarse risorse finanziare della scuola pubblica e ciò comporterebbe un sicuro aumento dei precariato, estendendo ancora di più la possibilità dei giovani docenti di aspettare anni e anni prima di entrare di ruolo. Le calssi sono sempre più numerose ed è veramente difficile, se non impossibile, seguire con attenzione e diligenza tutti gli studenti che ci vengono affidati. Si chiede sempre di più agli insegnanti, ma non c'è ormai da qualche anno, nessun riscontro economico. Gli impegni scolastici e didattici sono sempre maggiori me non certo ricompensati come negli altri paesi europei!
Angelo C.
Chi riforma la scuola dovrebbe essere chi ci lavora, non chi la guarda dall'alto col filtro del luogo comune. Quest'ultima è l'ottima dei nostri politici ed è una cosa inaccettabile.
Maria d.
NOI NON FACCIAMO SOLO 24 ORE,PERCHè CI SONO I COLLEGI,CONSIGLI,LA CORREZIONE DEI COMPITI
CALOGERO A.
CERCATE DI FINIRLA FATECI LAVORARE
CLAUDIO T.
Gli insegnanti non lavorano solo 18 ore settimanali, ma con i vari impegni collegiali (Consigli di classe, collegi, ricevimento genitori, riunioni disciplinari, d'indirizzo o dipartimento, scrutini, gruppi operativi), preparazione delle lezioni e delle verifiche e correzione di queste ultime, nonchè aggiornamento personale e quant'altro le ore si raddoppiano, a fronte di uno stipendio ormai veramente misero, che certamente non compensa la professionalità e le competenze richieste, ne tantomeno la responsabilità che un insegnante si assume nel svolgere il proprio ruolo.
Giampiero T.
per non essere sempre noi cittadini a stringere la cinghia per una situazione creata dai nostri politici e poi con 24 ore settimanali perderebbe di qualità l'insegnamento
Andrea C.
no alle 24 ore
Angelo L.
diamoci da fare e sputtaniamo questi ladri di stato!
Fabio D.
Mi rendo conto che le richieste contenute in qeusta petizione siano vaghe ma meglio che niente. Se il Ministro dell'Istruzione mi chiedesse di svolgere 18 ore di insegnamento + 6 ore settimanali di supporto agli studenti (sportelli, approfondimenti. etc. ) ovviamente con un incremento in busta paga, io accetterei. Dunque dovremmo migliorare il testo della petizione, specificando che non si tratta di posizioni pregiudiziali contro la possibilità di lavorare di più. Ciò che non posso accettare è: a) togliere posti di lavoro ai colleghi precari; b) svolgere orario di lavoro in più senza una legittima retribuzione; c) essere trattato da deficiente da membri della classe politica non più degna di questo Stato (lasciamo stare che Profumo sia un .... tecnico); d) continuare a vedere la scuola come l'unica istituzione da massacrare; e) essere preso per il deretano, quando ci dicono che questa non è una manovra ma una legge di stabilità.
Gianfranco E.
Basta con la politica di attentati al diritto al lavoro, nella scuola!
roselli s.
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