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NO ALLO SCARICO A MARE DEI REFLUI

Per: REGIONE PUGLIA

Nel versante orientale della provincia jonica, prosegue la mobilitazione delle popolazioni contrarie allo scarico a mare dei reflui depurati del progettato depuratore consortile di Manduria e Sava, in attesa dell’incontro con l’assessore regionale Amati, che dovrebbe aver luogo il 23 settembre.
Il Comitato di Manduria, dopo aver raccolto migliaia di firme durante le giornate dedicate ai festeggiamenti patronali, ha deciso di inviare una lettera al governatore pugliese Nichi Vendola, alla quale hanno allegato la petizione.
«I sottoscritti cittadini di Manduria, fiduciosi nel suo senso di giustizia e nei sentimenti di solidarietà da lei più volte espressi nei confronti delle popolazioni che lottano per la salvaguardia del proprio territorio (vedi popolo dei No Tav), chiedono che venga preso in considerazione il loro buon diritto ad opporsi alla realizzazione di un’opera che giudicano errata nell’imposizione progettuale, devastante per le ricadute sull’ambiente, dannosa per l’economia, quale il realizzando depuratore consortile che prevede lo scarico in mare per gli abitati di Sava, Manduria e Marine di Manduria, così come progettato da A.Q.P. per conto della Regione Puglia» si legge nella lettera. «La invitano pertanto ad uniformarsi alle volontà espresse all'unanimità dai Consigli comunali di Manduria, Avetrana, Maruggio, Torricella ed Erchie, tutte in netta contrarietà a quest’opera.
Chiedono di poter esporre le proprie ragioni a Lei personalmente, confidando nella possibilità di individuare insieme soluzioni alternative, da tutti condivise.
Auspicano pertanto che a breve Lei possa prendere visione personalmente dei luoghi e acquisire conoscenza diretta della problematica in essere, onorandoci della sua presenza a Manduria».
Una petizione è stata lanciata anche ad Avetrana, da uno dei due Comitati locali.
«Queste le principali priorità del Comitato: la costituzione di un Coordinamento Intercomunale; la convocazione dei Consigli Comunali monotematici, i quali dovrebbero confermare la loro netta contrarietà alla realizzazione del progettato depuratore, sia per la errata localizzazione del sito individuato, che per la prevista condotta a mare delle acque reflue, anche se affinate in Tabella 4; elaborare una proposta condivisa di un depuratore ecosostenibile e meno costoso» si legge in una nota dal Comitato di Avetrana. «Il Comitato è attualmente composto dalle seguenti associazioni: Arci Res, Grande Salento, Pro Loco, CGIL, CIA, nonchè dai partiti PD, SEL e Federazione della Sinistra e da singoli cittadini. Come portavoce provvisorio è stato nominato Luciano Cosma.

















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