SPENDING REVIEW: RIDATE LA RISORSE UMANE ALL'INPS INVECE DI SPENDERE DI PIU' ESTERNALIZZANDO LE ATTIVITA' E I SERVIZI.
Per: Al Presidente del Senato della Repubblica . Al Presidente della Camera dei Deputati . Al Presidente del Consiglio dei Ministri . Al Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione. Al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali. Al Ministro dell’Economia e delle Finanze .
I sottoscritti cittadini, firmatari della seguente petizione
CONSIDERATO CHE
la politica di contenimento della spesa pubblica, negli ultimi anni, ha impedito il naturale turn-over del personale e effettuato tagli provocando una notevole carenza rispetto alla dotazione organica prevista in tutte le Strutture dell’Istituto con conseguenti oggettive difficoltà per il presidio di tutte le attività dell’INPS.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
la Corte dei Conti nella delibera 77 del 2011 sostiene che per una delle più grandi aziende nazionali di servizi, quale è l’INPS, assume rilievo strategico il fattore risorse umane, che continua invece ad essere esposto a forti limitazioni, in quanto la Dotazione organica è passata da 36.478 unità (consistenza 34.174) del 2002 a 29.262 unità (consistenza 27.640) del 2010. La riduzione dell’organico, per l’Autorevole Corte, può assumere aspetti allarmanti, per i livelli minimi di funzionalità dell’ Istituto, soprattutto perché contestuale ad un sempre maggiore carico di compiti affidati dal Legislatore. La Corte dei Conti afferma inoltre che "la spesa di personale è diminuita del 4,7% e che gli interventi lineari di riduzione degli specifici oneri – tra l’altro spesso ricadenti, come nella specie, sulle dotazioni delle meno elevate aree professionali e quindi principalmente sulle risorse umane addette alla produzione – non appaiono idonei a frenare le spese nel breve periodo e rischiano di compromettere la produttività e la funzionalità dell’Istituto nel lungo periodo."
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
il decreto cosiddetto «salva Italia» stabilisce che gli enti previdenziali Inpdap e Enpals siano accorpati nell'Inps, il che aprirà una fase di profonda riorganizzazione, per cui solo alla fine della stessa sarà possibile definire l'effettivo fabbisogno di risorse umane del nuovo ente. Tuttavia ,calcolata la somma delle dotazioni organiche nelle aree A-B-C delle risorse umane addette alla produzione, come riportate dalla Corte dei Conti nelle relazioni sulle gestioni 2010 dei tre enti , risulta ancora una carenza di organico di circa 600 unità che, tra l'altro, non è aggiornata del numero dei pensionamenti del 2011 e dei primi cinque mesi del 2012 del personale dei tre enti.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
il decreto-legge n. 138 del 2011 stabilisce un taglio lineare degli organici degli istituti previdenziali pari al 10 per cento.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
la drastica riduzione delle unità in servizio ,come riportato quotidianamente dai media, dal 2009 ad oggi, ha portato enormi disagi agli utenti ,con tempi lunghissimi di attesa per l’accertamento dell’ invalidità civile , per il ricevimento della cassa integrazione ordinaria e straordinaria.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
la carenza di organico ha portato alla cancellazione di servizi con il conseguente trasferimento a CAF, Patronati e Commercialisti. Ad esempio ,il servizio di acquisizione dei modelli 730 per i pensionati e dipendenti, che comunque comporta la Spesa di denaro pubblico con il "modico" prezzo variabile tra 13 e 26 € a carico dell'Agenzia delle Entrate.(fonte: Il Manifesto)
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
la carenza di organico ha costretto l’Istituto a “telematizzare” molti servizi, diventando di fatto un ente virtuale ,lontano dai bisogni e dalle urgenze concrete degli utenti, la maggior parte non in grado di utilizzare tali strumenti, e costretti a rivolgersi ai già citati CAF, Patronati e Commercialisti, che ,come già riportato, vengono pagati dall'Erario. I soli patronati ogni anno portano a casa circa 400 milioni di euro(361 e rotti solo nel 2005, ma la cifra è destinata a crescere ogni anno) grazie alla trasmissione telematica di pensioni di vecchiaia, invalidità e anzianità, infortuni sul lavoro, malattie professionali, invalidità civile e assegni familiari. I soldi ai patronati arrivano direttamente da un fondo gestito dal ministero del Lavoro e finanziato ogni anno dallo 0,226% dei contributi obbligatori incassati da Inps e Inail.(Fonte: Il Giornale)
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
lo stesso presidente Inps Mastrapasqua ,alla Camera dei Deputati , specificatamente nell'audizione del 28 Marzo 2012 in Commissione XI lavoro Pubblico e Privato, sullo stato delle procedure di accorpamento degli enti previdenziali, afferma che “la situazione dell'INPS, come ente gestore non solo di tutto il sistema pensionistico pubblico, ma anche delle prestazioni di sostegno al reddito e di molte altre prestazioni a carattere assistenziale, si appalesa, dunque, sostanzialmente unica nel panorama internazionale, ove si consideri che nei due Stati europei che più si avvicinano per popolazione all'Italia (Francia e Germania) il medesimo ruolo è ricoperto rispettivamente da sei e tre principali enti che occupano complessivamente circa 120.000 dipendenti in Francia e 60.000 in Germania.” Mentre alla fine dell’accorpamento i dipendenti del Super Inps saranno meno di 35.000.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
La Corte dei Conti nella citata relazione 77 del 2011 conclude affermando che "nel quadro dei vigenti vincoli, si confermano prioritari i consentiti istituti della mobilità e, soprattutto, delle deroghe alle assunzioni, ove siano, come nel caso dell’INPS, corroborate da motivate e documentate richieste di adeguate dotazioni di risorse umane proprie, che consentano – tra l’altro – quanto meno il ricambio delle unità di uscita, per l’assolvimento dei nuovi e crescenti compiti istituzionali ".
CONSIDERATO INFINE CHE
I tempi dell’accorpamento delle risorse umane e della riorganizzazione sono lunghi e potrebbero fare scadere le graduatorie vigenti dei concorsi pubblici espletati dall’Istituto, la cui organizzazione e svolgimento ha comportato una spesa di denaro pubblico onerosa.
CHIEDONO
la rimozione del blocco delle assunzioni per l’INPS, in deroga all'art. 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni ed integrazioni e dell'art. 9, comma 31, del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 convertito con modificazioni nella legge 30 luglio 2010, n. 122 e dell'art 16 del decreto legge 98 del 6 Luglio 2011 , e l'esenzione dell'INPS dal taglio del 10 % dell'organico in deroga all'art. 3 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011 e successive modificazioni e del decreto legge 201 del 6 dicembre 2011, determinando le economie di spesa calcolate attraverso l’utilizzo di altri strumenti quali l’utilizzo dei risparmi di gestione dell’Istituto e/o la dismissione del patrimonio immobiliare e/o l’utilizzo dei fondi usati per esternalizzare le attività, al fine di dotare l’Istituto di adeguate risorse umane proprie, che consentano di colmare le attuali carenze di personale e di adempiere in maniera efficiente e tempestiva alle fondamentali funzioni che il Legislatore gli affida, garantendo una migliore qualità ed efficienza dei servizi e delle prestazioni ai cittadini.