Più potere ai cittadini
Per: Presidente del Senato
Visti gli artt. 1 comma 2; 50; 71 comma 2; 75 e 138 e XVIII delle disposizioni transitorie e finali della Costituzione italiana; vista la Legge 25 maggio 1970 n. 352;
con la presente petizione popolare i suoi sottoscrittori chiedono al parlamento la modifica della Legge 25 maggio 1970 n. 352 come di seguito indicato:
- che vengano introdotte le modalità di utilizzo, con eventuali vincoli al parlamento, della petizione popolare non ancora regolamentata da legge. Attualmente non esiste nessuna indicazione che renda la petizione uno strumento utilizzabile dai cittadini sovrani poiché non si sa come deve essere redatta, quali dati identificativi dei cittadini sottoscrittori occorrono, quante firme di cittadini sottoscrittori occorrono, entro quanto tempo il parlamento deve rispondere ai proponenti, quali vincoli possono costituire per il parlamento.
- che venga introdotto il termine di tempo entro il quale il parlamento deve discutere i disegni di legge di iniziativa popolare e comunicarne il parere ai proponenti, dando ai disegni di legge di iniziativa popolare la precedenza, nell'esame, nella discussione e nella modifica assieme ai proponenti o a una delegazione dei proponenti. Attualmente, essendo la legge priva di tali elementi, il parlamento ha sempre messo in coda i disegni di legge di iniziativa popolare stabilendo, attraverso i regolamenti interni delle camere, che quelli di iniziativa parlamentare abbiano la precedenza su quelli di iniziativa popolare, che, quindi non vengono quasi mai discussi.
- che vengano rimossi: l'obbligo dell'autenticazione delle 500.000 firme necessarie per indire referendum abrogativo di legge ordinaria e confermativo di legge costituzionale o di revisione costituzionale e, per quanto riguarda il referendum abrogativo di legge ordinaria, anche il limite di tempo di tre mesi per la consegna delle 500.000 firme. Attualmente, con un limite di tempo così ristretto, l'impresa risulta impossibile ai 10 cittadini proponenti il quesito referendario per insufficienti mezzi, denaro ed informazione. L'autenticazione delle firme può essere sostituita dall'autocertificazione, già consentita dalla legge per altri scopi. Il termine di tempo entro cui consegnare le 500.000 firme può essere portato da tre a dodici mesi.
La richiesta di tale modifica è semplicemente dettata dall'esigenza di raggiungere il traguardo democrazia, come prefigurato dai padri costituenti dal 1948, ovvero quando è entrata in vigore la Costituzione italiana quale legge fondamentale. Con l'attuale legge che mortifica e limita fortemente l'azione popolare prevista dagli artt. 50, 71 comma 2, 75 e 138 e quindi la sovranità del popolo di cui al comma 2 art. 1 della Costituzione stessa, ci pare più che evidente che l'orientamento del nostro parlamento sia in tutt'altra direzione, ovvero verso un'Oligarchia sempre più ristretta.