Stop all’assenteismo, per difendere i lavoratori onesti
Per: Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro della Funzione Pubblica, Ministro del Lavoro
L'assenteismo è fenomeno nascosto e proprio per questo motivo difficilmente quantificabile. Ma tutti sappiamo che esiste.
Ogni giorno constatiamo comportamenti illeciti che danneggiano sia gli stessi lavoratori, costretti a turni e carichi di lavoro maggiori per sopperire alle assenze di alcuni colleghi, ma anche e soprattutto la collettività, che vede uffici a mezzo servizio o file di attesa per prestazioni varie che si allungano sempre più.
Per non parlare poi del danno all'Erario pubblico, ovvero a tutti noi.
Da oltre un anno, ogni volta che i giornali riportano episodi di assenteismo. viene affermato che finalmente lo si vuole combattere efficacemente. Peccato che, come di frequente accade nel nostro Paese, le parole spesso non vengano seguite (subito) dai fatti e oggi il controllo nel settore privato è notevolmente ridotto. In quello pubblico è quasi inesistente!
La soluzione è stata già individuata. Lo scorso agosto 2015 è stata approvata la legge di riforma della Pubblica Amministrazione (legge 124/2015), che all'art 17, comma 1, lettera l, prevede che l'INPS si faccia carico dei controlli dei lavoratori sia pubblici che privati, unificando tutti i controlli e le fasce orarie di reperibilità, utilizzando chi già svolge questo delicato lavoro in maniera indipendente ed efficace. Però mancano ancora i decreti attuativi di questa legge, che mettano a disposizione i fondi già precedentemente stanziati ed in passato spesi assai di frequente solo in minima parte per questo scopo.
Il controllo sullo stato di malattia è la risposta "normale" delle Istituzioni e della società civile perché il sistema funzioni. Attuarlo in modo immediato e completo non è più rinviabile.
Quale associazione nazionale di medici addetti al controllo (ANMEFI), ti chiediamo di dare il tuo sostegno affinchè sia reso operativo al più presto e senza ulteriori indugi o rimandi la realizzazione del cosiddetto “polo unico della medicina fiscale” in Italia.
La tua adesione a questo appello per mantenere efficiente il servizio di controllo domiciliare, non riducendolo, ma anzi incentivandolo e vincolando i fondi finora ad esso destinati, da utilizzarsi dai medici di lista, oramai unici preposti per legge ai controlli.
Sono questi professionisti che hanno dimostrato in trent’anni di attività l’efficienza che ha determinato il passaggio dei controlli dalle AASSLL all’INPS, oltre ad essere essi stessi garanzia di indipendenza nelle valutazioni, come potrebbe non accadere con strade diverse rispetto al passato.
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