RIMETTIAMO AL MONDO L’ITALIA: LE DIMISSIONI IN BIANCO
Per: Presidente della Repubblica
Le donne del comitato SE NON ORA QUANDO DI VERONA propongono quanto segue:
C’era una volta una legge. Ora, naturalmente, non c’è più.
La legge 188 del 17 ottobre 2007 era nata per impedire la pratica delle cosiddette dimissioni in bianco, un vero e proprio abuso di potere compiuto nei confronti di lavoratrici e lavoratori.
Cos’è la dimissione in bianco? È una lettera di dimissioni volontarie, senza data, che il datore di lavoro può far firmare al lavoratore al momento dell’assunzione.
La data è in bianco perché… verrà messa successivamente. Quando quella ragazza sarà incinta, per esempio, o quando quel ragazzo avrà avuto un infortunio o una lunga malattia.
Che questa pratica sia diffusa è confermato dai dati delle Acli, dell’Isfol e dagli uffici vertenze del sindacato. Le giovani donne sono le più colpite.
L’obiettivo dell’abuso è quello di aggirare il divieto di licenziamento che vige nel nostro ordinamento in assenza di giusta causa e giustificato motivo (art.18 dello statuto dei lavoratori).
La legge 188 del 17 ottobre 2007 aveva una funzione preventiva: le dimissioni volontarie, per qualunque tipologia di rapporto di lavoro, dovevano essere date esclusivamente su moduli numerati progressivamente. Avendo una scadenza di quindici giorni, i moduli non potevano essere compilati prima del loro utilizzo.
Era una legge semplice ed efficace, priva di costi. Quando fu presentata si cercò il consenso delle donne di centro sinistra e di centro destra. Venne votata all’unanimità alla Camera e a maggioranza al Senato, dove l’opposizione principale fu condotta dall’allora senatore e oggi Ministro del lavoro Maurizio Sacconi.
Nel giugno 2008 il governo Berlusconi, appena insediato, ha abrogato la legge.
La sua riconquista ha un significato simbolico straordinario, per le donne e per gli uomini: RIMETTIAMO AL MONDO L’ITALIA, RIPRENDIAMOCI LA LEGGE 188.
Il Comitato 13 Febbraio Verona
http://senonoraquandodonneverona.blogspot.com/