petizione del popolo italiano
Per: parlamento
PETIZIONE DEL POPOLO ITALIANO
Agosto 2011
La crisi è presente anche se negata, nascosta, minimizzata.
Il nostro governo ci chiede sacrifici, ancora e ancora.
“Modifichiamo le pensioni eliminando quelle sociali e l’accompagnamento”.
Queste sono le parole dei nostri ministri per mettere una pezza al dissanguamento di questa nostra povera Italia in agonia, dissanguamento causato da una politica intenta solo a fare gli interessi della casta a discapito della povera gente.
Dei loro stipendi/vitalizi e pensioni non ne discutono.
L’esempio parte dal presidente della repubblica scegliendo di rinunciare all’aumento di stipendio fino alla fine del mandato, così facendo il Quirinale restituisce al Tesoro oltre 15 milioni di euro.
Purtroppo “ed era anche presagibile” non ha avuto nessun proselito.
“Le mani in tasca agli italiani non le metteremo mai”!
Da anni siamo costretti a subire e pagare i danni dei nostri politici.
I poveri sono sempre più poveri mentre i ricchi lo sono sempre di più.
Noi italiani restanti messi da parte dalle decisioni di una politica oscurantista e ingannevole che sta portando il paese verso una fine preannunciata portandoci via con quel poco che ci rimane anche la “dignità”.
Uniti possiamo firmare una petizione che non ha precedenti; una petizione che non ha né fede né posizione politica .
Una petizione che si spera possa metterci in parità (come ricorda l’art.3 della nostra costituzione) o uguaglianza per meglio dire con quelle persone che dall’alto ci comandano e ci ordinano di pagare mentre i loro portafogli sono sempre più gonfi.
Questa petizione ha lo scopo (visto il periodo di vacche magre) che tutti i parlamentari con al seguito senatori a vita e non, presidenti di ogni specie, consiglieri e varie categorie: diano l’esempio eguagliando il sistema pensionistico a loro dedicato con quello del resto del popolo.
Se devo lavorare fino a 67 anni per avere la tanto meritata pensione, e vedermi elargire una somma ipotetica di 1000 euro netti; anche i nostri ministri dovrebbero avere lo stesso trattamento senza eccezioni.
Ora come ora gli bastano 60 mesi di mandato per ottenere una pensione di ben 3000 euro e c’è chi ne ha più di una mentre a noi comuni mortali non capiterà mai.
Mettiamo l’esempio di marito e moglie che entrambi recepiscono una pensione di anzianità; al decesso di uno di loro automaticamente una è eliminata.
Giustissimo ma perché questi ministri possono permettersi il lusso di averne varie?
Non parliamo poi dei loro stipendi che sono altissimi, con uno solo pagheresti 10 operai al minimo salariale.
Basta vitalizi d’oro, basta rimborsi assurdi.
Basta con le auto blu che in Italia ce ne sono la bellezza di 65000 contro le 5000 degli USA (vergognoso), auto che la gran parte delle volte sono usate in modo improprio come andare a vedere le partite, fare la spesa, eventi mondani a spesa dei contribuenti .
Chi fa il politico lo fa per scelta, e per regola mosso dalle idee che portino benessere al paese e non al proprio.
Se vogliamo un’Italia che abbia come principio fondamentale e inviolabile “l’uguaglianza”, i nostri ministri diano l’esempio accettando senza modifiche questa petizione per il BENE DEL PAESE. Con questi tagli e modifiche il risparmio annuo (il calcolo, lo lascio ai professionisti del settore) è enorme.