Appello agli elettori del centro sinistra di Parma
Per: Forze del centro sinistra di Parma
Appello alle elettrici e agli elettori del centrosinistra
Noi, elettrici ed elettori del centrosinistra, esprimiamo la nostra preoccupazione per come proprio i partiti del centrosinistra a Parma stanno affrontando l'attuale momento politico in vista delle elezioni del 2012.
La crisi politica che ha condotto alle dimissioni del Sindaco, dopo gli scandali, gli episodi di corruzione, il palesarsi di un pesante debito pubblico, non si è sviluppata in modo casuale, ma è il risultato della progressiva deriva culturale di un ciclo che era iniziato nel 1998.
È la fine di un'idea di città che i fatti hanno dimostrato essere radicalmente sbagliata, la manifestazione patologica di un metodo di gestione del potere ristretto a pochi gruppi di interesse, che hanno prosciugato le risorse della città, minato i principi di identità storica, ambientale e sociale di Parma, dimostrando di non possedere visione strategica, né rigore amministrativo.
Occorre quindi una nuova politica, indipendente, libera da condizionamenti impropri. Non è sufficiente modificare il colore politico alla guida della città: non è solo questo che vogliono gli elettori del centrosinistra, fortemente preoccupati che tutto possa cambiare, affinché nulla cambi.
Perché, se è gravissimo ciò che è successo a Parma in questi anni, sarebbe ancora più grave se la riposta della città si limitasse alla semplice sostituzione di un gruppo di potere con un altro, con i medesimi riferimenti e le medesime logiche.
Ci delude il fatto che i vertici del principale partito del centrosinistra abbiano privilegiato, per la scelta del candidato Sindaco, percorsi che partono direttamente dall'alto e che, promuovendo le primarie, le abbiano fatte precedere da improbabili sondaggi, in aperta contraddizione con il principio di partecipazione e di ascolto diretto del volere delle elettrici e degli elettori ed il cui risultato, per le modalità prescelte, appariva evidentemente predeterminato.
Ci deludono, in questo contesto, anche le aperture a sedicenti civismi, già compromessi con l’esperienza politico-amministrativa che si era proposta come un nuovo rinascimento ed è poi clamorosamente naufragata.
Appare inoltre evidente come si sia cercato di rimuovere dalla memoria collettiva, quasi si trattasse di una pagina ormai chiusa, il lavoro svolto da parte dei gruppi di minoranza in Consiglio Comunale ed in particolare da parte di chi li ha guidati, che ha permesso di rivelare alla città e di denunciare alla magistratura il lato oscuro di ciò che è avvenuto a Parma dentro le stanze del potere e che avrebbe dovuto trovare un naturale riconoscimento nelle candidature alle prossime elezioni. Noi crediamo che l'opera di ricostruzione culturale della città debba ripartire proprio dal significato di quel lavoro, per pensare una Parma del futuro che torni ad essere orgogliosa delle sue radici democratiche.
Anche indipendentemente dalle primarie, il nostro appello è quindi rivolto agli elettori e alle forze politiche del centrosinistra, perché si eviti la rassegnazione, di fronte ad una situazione di deficit democratico non più accettabile.
Alle primarie guardiamo tuttavia oggi con interesse, nella speranza che esse sappiano consegnare quei forti segnali di novità di cui la città ha bisogno.
Ma, condizione affinché le primarie possano essere davvero strumento efficace, è che le forze ed i candidati che oggi vogliono rappresentare un reale rinnovamento della politica, possano trovare, prima del voto di gennaio, una convergenza, che costituirebbe un segnale importante di responsabilità, superando particolarismi dannosi.
Costruire l'alternativa non è un'utopia, è un obiettivo concreto che possiamo perseguire.
Andrea Calzolari
Corrado Chierici
Maurizio Chierici
Mario Lavagetto
Giorgio Mazzocchi
Paolo Scarpa