di giustizia negata
Per: Croce Rossa Correggio (RE)
Ognuno di noi è nato per riuscire a far bene un qualcosa piuttosto che un'altra così, senza apparentemente far fatica e riuscire in modo particolarmente bene e giusto quello che ad altri può riuscire ma con fatica ma senza nemmeno sfiorare quella perfezione tanto cercata che invece in modo naturale ad altri viene spontaneo. Questo per dire che, a occhi di molti, è stata subita apparentemente un'ingiustizia dove senza nessun motivo sufficientemente valido o una qualche grave mancanza sulla particolarità di questo settore di lavoro, dove una prima di tutto eccellente volontaria che, senza paura alcuna di essere smentito, ha in questi ultimi 18 anni oltre al proprio tempo libero, e non solo quello libero, dato dignitosamente cuore ed anima e fatto suoi quella filosofia a quegli ideali che la contraddistinguono e seguono in modo parallelo gli stessi di quella grande scuola di vita e di solidarietà sociale qual'è l'istituzione che noi tutti con orgoglio e dignità umilmente siamo fieri di far parte senza avere la presunzione di portare qualcosa di giusto ma pronti invece a prendere quello che di giusto può darci. Tutto questo ad alcune persone viene naturale e senza paura di sbagliare posso usare il nome della volontaria Nazzarena Lodini (Nazza) da portare come esempio. Non è importante chi scrive ma ciò che vorrei portare all'attenzione di molti se non di tutti, gli stessi che in modo confidenziale hanno, chi timidamente chi con toni decisamente più sostenuti, hanno portato la loro solidarietà all'amica alla collega che con meraviglia e stupore hanno visto allontanare ponendosi tutte quelle domande, spaziando dalle più diverse a quelle più ipotizzabili, con l'unico comune del PERCHE'??? Sì, quel perché che ancora oggi la stessa Nazzarena insieme a tutti noi si sta ponendo. Crediamo che sia stato un'errore, uno sbaglio che chissà per quali motivi non si ha avuto l'umiltà di vedere e ammettere per poi porvi rimedio. Noi tutti crediamo che la Nazzarena abbia nel cuore e a cuore tutto quello che è la Croce Rossa che, senza presunzione, sia nata per fare quello e quindi farlo bene. E' una donna e come tutti noi è una persona che ha difetti a cui gli si può, anzi gli si deve anche concedere di sbagliare. nel caso specifico ci siamo chiesti ancora quel perché visto che siamo certi che ciò che gli è stato attribuito non è reale, sicuri che ha sempre onorato quella divisa che, senza nulla togliere a nessuno, ha in modo particolare contribuito a far continuare a non desistere alcuni volontari pronti a lasciare. E' sempre stata un punto di riferimento per tutte le nuove generazioni che, sia per il ruolo che ricopriva sia per quel suo carattere che la rendeva sempre pronta per gli altri prima di se stessa, facevano perno su di lei sia per il cammino da seguire sia come esempio da imitare nell'affrontare sul campo le varie difficoltà che crescono a dismisura da quella teoria tanto semplice e si utile ma che nella pratica al momento del dunque assume proporzioni inaspettate. Noi come volontari ma anche quali amici pensiamo di aver perso una grande occasione e di aver tolto, senza nessuna motivazione reale oltre a quello che significa oggi avere un lavoro, economico e di dignità personale e sociale, una grande passione un'ideale da seguire rendendola vittima di un'ingiustizia che siamo sicuri ancora oggi gli riempie il cuore di tristezza e malinconia ha ferito facendola sentire tradita dall'unica o tra le poche cose a cui veramente crede, che sa di aver sempre dato del suo meglio per avere il meglio senza mai porsi limiti ma convinta di averne, senza la presunzione di aver smesso d'imparare ma pronta a trasmettere quell'indubbia esperienza maturata. Ci è stato insegnato che la Croce Rossa siamo noi volontari e le cariche di rappresentanza che esistono è giusto che ci siano e che prendano le proprie decisioni in base al giusto e alla propria coscienza ma umani quindi non infallibili e con la possibilità anche loro di poter sbagliare ma con l'umiltà di accettare di essere aiutati e di poter tornare sulle proprie decisioni. Disponibili ad ascoltare qualsiasi smentita crediamo abbia svolto con zelo e capacità i compiti assegnatigli nel modo migliore al massimo delle proprie capacità senza mai lasciare niente al caso o a quel rimandare caratteristico di molti contraddistintasi emergendo a volte prevalendo in modo naturale sui più creando, come succede in tanti altri settori di lavoro e di vita, a volte invidie a volte gelosie mal riposte ma che han fatto si che spesso fosse presa di mira, che fosse oggetto di tanta cattiveria di falsità tanto assurde quanto difficile da credere che qualcuno possa prenderle per vere da persone che al contrario di lei non avevano ancora dimostrato quella serietà quella bontà d'animo quell'attaccamento e dedizione a quella maglia a quegli ideali che in parte l'hanno anche fatta crescere. Non siamo qui per farla santa ma mettendo per iscritto il pensiero anzi il desiderio di tanti e tanti ancora che hanno creduto e credono in lei con la speranza di porre rimedio non ad uno sbaglio del passato ma considerandolo come una cosa giusta del presente e la volontà che faccia parte del futuro. Speriamo anzi crediamo che questi pensieri possano far riflettere chi è in grado di evitare che un'ingiustizia prosegua facendo si che possa tornare ad avere quello che gli è stato negato e ridare a noi tutti quello che un dipendente può fare per la Croce Rossa qui a Correggio con la convinzione che la Nazzarena ha ancora tanto da dare e sicuramente degna e all'altezza di quell'incarico. vorremmo dire tante cose ma forse è giusto fermarsi qui e con tanta speranza che dopo essere stata letta il nostro presidente possa prenderla in considerazione e riflettere su quelle che sono le sue idee e confrontarle nel modo più semplice e democratico. Non è tenuto a farlo ma sarebbe un bel gesto dopo un'eventuale decisione metterci al corrente su quei perché che a noi può dispiacere ma a qualcuno può aver cambiato la vita, lavoro a parte. Spesso ci viene ripetuto che siamo tutti soci di questo Comitato rappresentato da Presidente e Ispettore che giustamente nella loro autonomia prendono decisioni spero influenzate da chi è quel Comitato e insieme lo forma e rispettando un'eventuale privacy della stessa senza pretese chiediamo il ritorno della Lodini Nazzarena in quelle che erano i suoi incarichi riponendo in lei quella fiducia mai persa da parte nostra e riconsegnandole quella stima quel rispetto che a parere di tanti le appartiene e che le è stato negato togliendole non solo il lavoro ma molto molto di più. Sbagliare è umano porvi rimedio è terribilmente giusto. Presidente, ridona quel dolce sorriso a chi le è stato tolto