Appello per indire nuovo referendum nazionale
Per: Corte di Cassazione e Corte Costituzionale
Qualche settimana fa guardavo un dibattito televisivo e ho avuto il pensiero che vado di seguito ad esporVi, dato che il conduttore, al quale ho prontamente scritto per avere un personale giudizio, non ha avuto il tempo o la voglia di rispondermi. Faccio quindi apertamente appello perché 500.000 italiani si uniscano al mio “sogno”, perché una rivoluzione oggi è certamente necessaria, forse è addirittura possibile se ci si crede tutti insieme. Oggi!
Gent.mo Sig. XXX,
[…] Mi permetto di disturbarla dai suoi impegni perché seguendo l’ultima puntata della sua bella trasmissione, quella del XXX, ho pensato ad una cosa che vorrei discutere con lei, persona che reputo intelligente e probabilmente anche onesta.
Si discuteva in studio dell’aumento dei carburanti e uno dei suoi ospiti, se non ricordo male una delegata della UIL, diceva giustamente come questo risulta pesare molto sulla maggior parte della popolazione che detiene una minima parte della ricchezza generale del paese.
Mi sono allora immaginato una persona che, fatto rifornimento, dà al benzinaio oltre ai soldi anche una tessera magnetica in cui è contenuta l’informazione riguardante il reddito suo o della sua famiglia. Ipotizziamo quindi una cosa molto semplice: che a reddito differente corrisponde uno sconto differente sul prezzo d’acquisto del carburante.
Nel mio lavoro stilo quotidianamente preventivi per i prodotti che la mia azienda produce, ed è normale che proponga dal listino prezzi differenti sconti a seconda del mio interlocutore, che sia un’impresa piuttosto che un artigiano oppure un privato. Mi sono quindi domandato questo: perché nella vita di tutti i giorni quello che sia ha (chiaramente non chi si è, anche se in un mondo giusto forse i due concetti dovrebbero andare a braccetto…), perché il reddito personale non può determinare maggiori o minori esenzioni sui prezzi d’acquisto?
Così l’imprenditore che viaggia in Ferrari la benzina la paga 1,80 euro mentre l’operaio medio la paga meno…
E perché non immaginare questo anche per il supermercato o altri esercizi pubblici?
Forse avrà capito che sono un sognatore, magari anche ingenuo (e lo riconosco…) ma mi faccia andare avanti: nel mio sogno ogni persona viene inserita dall’Agenzia delle Entrate in una ben distinta fascia di reddito e quando si trova con la sua tessera personale al supermercato, o al distributore di benzina, per la pasta o i carburanti non trova un solo singolo prezzo bensì due: il massimo, per coloro che sono della più alta fascia di reddito, oppure il minimo per coloro che, al contrario, sono della fascia più bassa.
Il mio sogno è tutto qua sig. XXX.
Se non altro i cittadini le ricevute e gli scontrini li esigerebbero dagli esercenti per verificare la mancanza di errori…
Mi piacerebbe davvero molto potermi confrontare con lei circa questa possibilità, che a mio avviso è fattibile e potrebbe aprire un nuovo scenario sull’attuale concetto di consumismo.
Ci potrebbero essere iniziali difficoltà logistiche ma gli italiani saprebbero rispondere bene come hanno fatto per le autocertificazioni per le spese sanitarie.
Ci potrà poi essere anche il furbetto che cercherà di falsificare questa tessera per pagare meno di quanto dovrebbe, ma ahimè questo è normale. E nel mio sogno queste persone vengono individuate e messe nella condizione di pagare con gli interessi le proprie azioni criminali.
Comunque gli ultimi governi stanno facendo molto sul piano dell’evasione fiscale e questo mi porta, ancora una volta, ad essere fiducioso nel futuro.
Concludo citando la famosa frase di Kennedy: “Non chiedere cosa il tuo paese può fare per te, ma cosa piuttosto tu puoi fare per il tuo paese”.
Ecco sig. XXX, da normale cittadino italiano propongo a lei un’idea, nella speranza che abbia tempo e voglia di rispondermi, oppure è libero di prenderla e parlarne con qualche economista di sua conoscenza, se la reputa interessante.
Mi basta pensare che il primo piccolo contributo che come singolo cittadino posso dare al mio paese è quello di confrontarmi con gli altri. In questo caso lei.
