basta violenza istituzionale sulle donne
Per: società civile
La violenza sulle donne non è solo da parte di compagni , familiari, o ex: esiste una violenza subdola, nascosta, perpetrata da parte di uomini delle istituzioni cui viene inoltrata la denuncia di violenza: polizia e carabinieri che condizionano l'azione del magistrato con informazioni manipolate per indurlo all'archiviazione. Da 22 anni subisco la violenza psicologica, molestie da parte della caserma che, a fatica dopo un decennio , mi sono arresa ad accettare la triste realtà, il maniaco non era un tecnico telecom ma un uomo di caserma che si masturbava sulla pelle mentre io ero casa.Il tutto è iniziato con il mio trasferimenti di domicilio, seguito dal furto della mia macchina, un fax di solidarietà al giudice Caselli durante le indagini sui di persona in Sardegna e l'impacchettamento di un mafioso della sacra corona unita nel palazzo dove abitavo. Per me è iniziato un inferno in cui i questurini cui consegnavo le mie denunce hanno fatto i pinocchi. Un mio lungo soggiorno all'estero non è servito a niente: sono stata raggiunta fisicamente e per mail anche in Kazakhstan. L'impotente non ha avuto il coraggio di andare avanti perchè ad una mia chiamata telefonica ho avuto la conferma che si tratteva di un militare. Al mio rientro definitivo in Italia, nel 2020, è ricominciato l'inferno: incursioni dentro casa anche 5, 6 volte al giorno con rumori antiuomo, o palesi masturbazioni del casermaro.
Con la presente si chiede un impegno per smascherare il casermaro deviato, le istituzioni omertose: questura, DIA; ministero di giustizia. L'unico modo in cui mi sono tutelata è stato quello di mandare alla Repubblica, a fine anni 90 le denunce mandate alla DIA di Roma , all'epoca presieduta da Vigna.
MAI PIU' LA VIOLENZA ISTITUZIONALE DEVE SOMMARSI A QUELLA FAMILIARE SULLE DONNE!!!