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Campagna Abbiamo Valori e Ragioni cha danno Speranza.

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Oggetto: Campagna Abbiamo Valori e Ragioni cha danno Speranza.


Gentilissimi Presidenti e Segretari dei partiti e movimenti politici,

siamo dei cittadini con valori e proposte, che desiderano portare il loro contributo al dibattito elettorale e al bene del nostro paese.
Le nostre proposte riguardano 8 aspetti fondamentali della vita comune: vita, droga, famiglia, donna, libertà di educazione, libertà religiosa, libertà dell’uso dei propri talenti, riforma della rappresentanza, che non possono essere assenti per il bene del nostro paese, in quanto sono principi legati alla natura della persona e alla sua normalità. A questi abbiamo associato 31 principali misure di soluzioni (non certamente esaustive ma di logica derivazioni dai principi a cui si riferiscono), le quali si basano sulla forza della ragione, non su dogmi religiosi o ideologici.
Abbiamo appena iniziato una campagna pubblicitaria per permettere agli elettori di conoscere questo documento e sostenerlo, al fine di incoraggiare e stimolare i movimenti ed i partiti di centro destra – perché non pregiudizionalmenti ostili a questi principi, cioè non li negano nei loro programmi, aldilà della possibile contrarietà di qualche suo rappresentante - ad inserirli nella loro agenda politica.
Questo documento sarà sostenuto via web da tutti quegli elettori che chiedono l’incorporazione nei vostri programmi di tali principi e, almeno, di alcune delle soluzioni qui espresse, per le elezioni del febbraio prossimo.
1) VITA

Le ragioni
La prima fondamentale missione dello Stato è proteggere e rispettare la vita, dal concepimento alla morte naturale, di ogni essere umano.
La scienza riconosce oggi, senza alcun dubbio, che dal momento della fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo si genera un nuovo esemplare della specie Homo sapiens. In termini giuridici, ciò significa che vi è un essere umano diverso dalla madre e dal padre, e pertanto, titolare del diritto alla vita e di tutela giuridica da parte dello Stato, comprese le misure penali per chi violasse questo diritto.
La ricerca medica ha, altresì, dimostrato l'esistenza della sindrome del post-aborto, che colpisce quasi tutte le donne che hanno fatto un aborto. Questa sindrome comprende disturbi fisici e psicologici, che causano enormi sofferenze delle donne e possono anche portare al suicidio.

Le proposte
1. Abolizione della legge sull'aborto procurato. Esistono alternative all’aborto, e questo è il vero progresso: cercare alternative all’aborto!
2. Dare impulso e sostegno alle associazioni pro life, così che possano assistere le donne che affrontano una gravidanza non attesa o difficile.
3. Facilitare le adozioni
4. Considerare eutanasia e suicidio assistito come un crimine e come una stortura della deontologia medica. Valorizzare le cure palliative e l’assistenza domiciliare.
5. Contrastare leggi sulla cosiddetta omofobia che non hanno altro scopo che vietare tesi di senso comune e di realtà, soprattutto sul tema della omosessualità. Perseguire, invece, una doverosa lotta e condanna contro le violenze e le discriminazione delle persone omosessuali.
6. Opporsi al riconoscimento giuridico della “Teoria di genere”, la quale sostiene che non esistono differenze biologiche e psicologiche tra femmine e maschi, in quanto mascolinità e femminilità sarebbero costruzioni culturali indotte, dalle quali bisogna liberarsi per stabilire un’autentica uguaglianza tra gli esseri umani. La perniciosità di tale filosofia è dovuta al suo disconoscimento del Creatore, della dualità dei generi, della famiglia, della prole, conducendo l’essere umano a perdere il senso della sua esistenza, dato che solo nel dono di sé l’uomo raggiunge se stesso e ad esprimere se stesso.

2) DROGA

Le ragioni
Difendere la vita dei nostri figli significa difendere il futuro del nostro paese, un futuro che sarà tanto più grande e fecondo quanto saremo stati in grado di preservarli dalla dipendenza delle droghe. Moltissimi studi scientifici mostrano la pericolosità del consumo di droga sull’organismo umano. Non esiste differenza tra droghe “leggere” e “pesanti”, tutte le droghe hanno effetti negativi e duraturi sui consumatori e sulle loro capacità di vivere nella società.

Le proposte
1. Una lotto convinta contro il traffico degli stupefacenti e l’erronea cultura della loro liberalizzazione.
2. Sostegno alle attività di recupero associato e famigliare.

3) LA FAMIGLIA

Le ragioni
Si deve riconoscere nei programmi elettorali il ruolo centrale della famiglia nella società. In quanto la famiglia naturale fondata sul matrimonio (religioso o civile) di un uomo e di una donna è il centro privilegiato per la trasmissione della cultura e dei valori di una comunità, ed è fornitrice di servizi umani e sociali essenziali.

Le proposte
1. La famiglia naturale sarà sostenuta garantendo una casa senza tasse.
2. Il sistema di tassazione per i servizi di primari (acqua, gas, elettricità, Tarsu, trasporti, scuola) sarà conteggiato applicando sistema del “Fattore Famiglia”, nel quale non deve essere tenuto conto solo del numero dei figli, ma anche della presenza di anziani a carico o disabili, così che avere una famiglia numerosa non sia sconveniente economicamente come lo è ora.
3. Rifiuto chiaro di ogni ipotesi di omologazione della famiglia fondata sul matrimonio, a norma dell’art. 29 della Costituzione, a ogni altra forma di convivenza anche omosessuale.
4. Contrasto e contrarietà al riconoscimento dell’adozione alle coppie omosessuali.

4) DONNE

Le ragioni
Le donne offrono un fondamentale contributo umano, educativo ed economico alla famiglia e alla società. Le donne hanno doni peculiari, come quello di accogliere la vita, e una genialità tutta loro con la quale affrontano le responsabilità.



Le proposte
1. Promozione di politiche lavorative che permettano e facilitino alla donna di coniugare l’impegno di moglie e madre a quello professionale.
2. Sostegno economico e/o fiscale alle donne che decidono di dedicarsi alla famiglia e al volontariato.
3. Creazione di asili nido.

5) LIBERTÀ DI EDUCAZIONE

Le ragioni
La libertà di scelta dei genitori di come educare i propri figli è un principio fondamentale di libertà e responsabilità. Oggi in Italia, per i notevoli costi che questo comporta, sono sempre meno le famiglie che possono esercitare questo loro diritto.

Le proposte
1. Le scuole private devono essere considerate una risorsa come lo sono quelle pubbliche e devono sottostare al medesimo regime fiscale;
2. Detraibilità dei costi sostenuti dalle famiglie per l’educazione non statale.
3. Non permettere, in nessuna tipologia di scuola, l’insegnamento di materie che abbiano ad oggetto insegnamenti morali contrari alla nostra cultura, come ad esempio l’educazione alla sessualità o l’ideologia di genere.


6) LIBERTÀ RELIGIOSA

Le ragioni
La libertà religiosa comprende il diritto di tutti i cittadini di praticare liberamente e pubblicamente la loro religione, di cambiarla se lo desiderano, di non essere sottoposti a forme di coercizione, intimidazione e ad insulti a causa della loro religione e di agire seguendo la propria libera coscienza ed i dettami della fede, ogni qualvolta non si violino i diritti di terzi o l’ordine pubblico.
A tutti è noto quanto grande ed importante sia stato, e lo sia attualmente, il contributo dato dalla religione cattolica alla nostra cultura e al benessere dei singoli e della società.

Le proposte
1. Garantire la libertà di religione e di coscienza a tutte le persone residenti in Italia. Il che deve comprendere la libertà di non partecipare direttamente o indirettamente ad atti che sono contrari alla coscienza e alla fede, qualora non rechino danni ad altri, tra questi deve rientrare anche l’obiezione di coscienza fiscale per non sostenere economicamente l’aborto e la procreazione artificiale.
2. Garantire la presenza pubblica dei simboli religiosi cattolici, in segno di rispetto alla nostra tradizione culturale.
3. Sostenere la libertà religiosa anche come principio di politica internazionale ed economica.

7) LIBERTÀ DELL’USO DEI PROPRI TALENTI

Le ragioni
Siamo consci che ciò che rende prosperosa una società è la buona e onesta volontà degli uomini che la compongono, capaci di sacrificarsi con il loro lavoro e la loro dedizione per gli altri componenti della famiglia e della società stessa, pertanto è necessario che lo Stato, attraverso politiche fiscali e amministrative, non privi i suoi cittadini di quanto è loro necessario per il sostentamento della famiglia e non li spogli della possibilità di esprimere, attraverso il lavoro ed i loro beni, i propri talenti e capacità.

Le proposte
1. Una tassazione minima e chiara sul lavoro;
2. Una tassazione minima e costante tesa ad agevolare l’attività di impresa singola o consociata.
3. Facilitazioni fiscali ed economiche per la partecipazione dei lavoratori all’attività d’impresa come soci.

8) RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA

Le ragioni
In Italia c’è un divorzio crescente tra rappresentanti e rappresentati e un discredito dei politici e dei partiti, dovuto principalmente, nei fatti, ad un uso ingiusto e disonesto delle risorse pubbliche. Questi comportamenti delittuosi sono il segno del mancato rispetto per il cittadino, che ha come conseguenza la divisione del tessuto sociale. Questa politica interessata e personalistica ha, al suo fondamento, il disconoscimento dei principi fondanti che creano vincoli di solidarietà, di interdipendenza, di coesione e grazie ai quali una comunità si rafforza e si sviluppa e si sente una comunità di destino.

Le proposte
1. La riforma della legge elettorale, con la scelta diretta del candidato.
2. Efficace separazione dei poteri dello Stato.
3. Nuovo sistema di elezione per il Presidente della Repubblica e per gli organi superiori della magistratura nei quali, il peso della parte politica sia ridotto.
4. Elezione democratica dei candidati del partito attraverso un sistema primario.
5. Controllo del finanziamento dei partiti e riduzione dei sussidi pubblici per i partiti politici.
6. Abrogazione dei sussidi pubblici ai sindacati e ai mass media.
7. Essere dipendente pubblico non è un privilegio o una posizione di potere, ma una possibilità di servizio diretto al cittadino, pertanto devono essere inasprite le sanzioni per chi usa la propria posizione per un vantaggio personale e deve essere impedito che il posto pubblico sia materia di scambio con il voto elettorale.


Il Presidente
Cristian Ricci


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Firmato la petizione
16 Persone

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