Popolare (art. 49, Statuto) Comune di Capo d'Orlando (Me)

Petizione Popolare - art. 49 Statuto Comunale -
COTRO IL "CARO RIFIUTI"
a Capo d’Orlando in dieci anni (+590%)
il costo dei Rifiuti si è sestuplicato
Al Sindaco di Capo d’Orlando

Molti servizi, ad es. “spazzamento e lavaggio strade, potatura alberi e manutenzione del verde, pulizia della spiaggia”, fino a pochi anni addietro, erano svolti in parte con personale e mezzi del Comune; successivamente questi servizi sono stati affidati a ditte esterne, mediante gare d’appalto, con fondi del bilancio comunale; con l’Ato, i costi sono lievitati all’inverosimile e le bollette sono triplicate gli amministratori si sono ben guardati dall’intervenire, sostenendo che non si poteva modificare e/o rescindere il contratto dell’Ato me1 con il gestore che aveva vinto la “gara” da 117 milioni di euro per 7 anni. Oggi, dopo il fallimento degli Ato e il passaggio all’Aro, sono imposti ai cittadini gli stessi esorbitanti costi del “sistema Ato”.
Non ci sono più giustificazioni!

CHIEDIAMO:
- la realizzazione di un centro comunale di raccolta (CCR);
- l’incentivazione della raccolta differenziata con le isole ecologiche;
- l’introduzione di un sistema di pesatura dei rifiuti con la tessera magnetica affinché chi meglio smaltisce meno paga!
- la realizzazione di idonei impianti di trattamento e di selezione dei rifiuti anche per ridurre i costi dei trasporti.
Ma, soprattutto, è necessaria immediatamente una gara d’appalto “reale” che tuteli gli interessi dei cittadini e non quelli di imprese “vicine” e “amiche”!

Come per il “caro gas”, anche per il “caro rifiuti”
le cose da sole non cambiano!
Voltiamo pagina

i Cittadini
l'Associazione Paese Parallelo

CHIEDONO
all’Amministrazione comunale di Capo d’Orlando
che sia predisposto dall’ufficio Aro
e approvato dal Consiglio Comunale
un piano di intervento che comprenda
il progetto tecnico dei servizi
e il piano economico finanziario
con i costi allineati alla media nazionale
non più servizi prendi uno e paghi due

E’ giunta l’ora di dire definitivamente basta a questa gestione di “emergenza affidata”, che continua a mostrare i suoi limiti e/o le sue “convenienze” mettendo le mani nelle tasche dei Cittadini
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