Per una scuola EQUA
Nei giorni in cui, siamo distratti dalle prove preselettive del TFA, il Governo sta ponendo le “basi” per eliminare definitivamente dal mondo della scuola, quei docenti, non abilitati, che per loro sfortuna si sono laureati ormai da tempo.
Io credo che ciascun politico che stia appoggiando e sottoscrivendo questa riforma, sia in grado di capire che sia ben lungi dall’essere giusta ed equa.
I futuri laureati, avranno la possibilità di abilitarsi conseguendo semplicemente il proprio titolo di studio, con un percorso universitario nella forma 3+2.
Non sarebbe più corretto, che anche noi che abbiamo solo la colpa di essere nati qualche anno prima, avessimo la medesima opportunità?
Non sarebbe meglio stabilire dei corsi universitari, aperti a tutti, per integrare e uniformare le nostre LAUREE a quelle del futuro?
Perché la sensazione è questa: Ci sono “i figli di nessuno” che non hanno diritti, che devono sacrificarsi, fare una gavetta infinita, che da anni lavorano - come supplenti ma lavorano !! – che presto potrebbero essere tagliati fuori, per essere soppiantati dagli evidenti “figli legittimi “ , che con una semplice laurea, si ritroveranno di DIRITTO docenti abilitati.
La proposta relativa alla eliminazione della terza fascia sarebbe utile, certo, ma in un contesto equo.
Io Le chiedo, se mi è concesso:
• Come mai le scelte della politica devono sempre creare malcontento? .. Il cittadino vede nel politico che lo rappresenta, un nemico e non quella figura rassicurante e istituzionale intenta, col suo operato, a garantire e tutelare gli interessi della collettività.
• Perché si devono sempre porre le basi per la promozione di scioperi, manifestazioni, raccolte firme o qualsivoglia atto di protesta, per dichiarare a gran voce, distanza e dissenso rispetto alle ingiustizie compiute, da una classe politica che non ci tutela, ma che favorisce sempre pochi eletti?
• Non sarebbe meglio, una volta tanto, scegliere a favore del cittadino?
.. E la Democrazia ?? (Democrazia: Concezione politica fondata sui principi della sovranità popolare, dell'uguaglianza giuridica dei cittadini, dell'attribuzione di diritti e doveri sanciti dalla costituzione, della separazione e indipendenza dei poteri || d. diretta, in cui la sovranità è esercitata direttamente dal popolo .. )
…
Eppure, l’inequità delle proposte di questa riforma sono ovvie. Se fosse capitato a Lei d’esser trattata da cittadina di serie B, come avrebbe reagito?
Il passo rivoluzionario da fare è si, quello di eliminare tutte le graduatorie che non servono a nulla, ma dare a tutti la stessa opportunità.
Chi si è già abilitato tramite TFA e PAS dovrebbe aver riconosciuto un bonus nel punteggio.. Sempre in relazione al tema cardine di questa mia lettera: “Equità: giustizia, imparzialità, obiettività, equanimità” .
Le mie sono semplici parole, senza nulla pretendere, ho sentito l’esigenza di esprimere la mia opinione da cittadina e docente precaria, ancora innamorata di questo mestiere, ma sempre più distante, mio malgrado, dalle scelte del Suo Ministero.
Cordialità