Contro i menu europei, per un'alimentazione salubre nelle scuole

Ho ricevuto dalla scuola dell'infanzia frequentata da mia figlia il coupon esplicativo dell’iniziativa “Viva l’Europa – Menu europei nelle mense scolastiche”.
Manifesto seria perplessità riguardo all’intento dichiarato di far conoscere ai bambini, tramite i menu proposti, la cultura gastronomica di popoli diversi nonché di fare acquisire una maggiore consapevolezza sull’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea.
Cultura gastronomica e senso di appartenenza sono concetti complessi, tanto più difficili da assimilare quanto più fumosa e impalpabile è, per l’educando, la comunità cui gli stessi ineriscono.
Fino al compimento del ciclo della scuola primaria, i bambini ancora stanno scoprendo le proprie radici culturali: sono in fieri tanto il senso di appartenenza alla nazione di cui sono cittadini quanto l’acquisizione del suo patrimonio culturale gastronomico.
Sarebbe quindi molto più utile e proficuo demandare a fasi successive della crescita educativa dei bambini l’approccio ad aspetti culturali di afflato internazionale e implementare invece la promozione di una salubre cultura alimentare.
Sconcerta infatti che si proponga sulla tavola dei bambini cibo non valido da un punto di vista nutrizionale.

Fin dall’età di due anni (sezioni ponte) si promuove una maleducazione alimentare propinando ai bambini carni processate, cioccolata e merendine!
Preoccupa constatare che le istituzioni cui è demandata la cura dei più piccoli, ignorano completamente i sempre più cospicui e conosciuti studi inerenti l’alimentazione e nutrizione umana che attestano il carattere nocivo degli alimenti di origine animale ed invitano a promuovere una dieta vegetariana o vegana fin dall’età dello svezzamento dei bambini al fine di prevenire l’insorgenza di gravi patologie già nell’infanzia nonché in età adulta.
Pur non volendo accogliere integralmente raccomandazioni di eminenti medici del calibro del Prof. Veronesi, sarebbe bene che venisse eliminata l’assunzione di carne processata (insaccati, salumi e wurstel), ridotto considerevolmente il consumo di carne (privilegiando quella bianca alla rossa), in favore dell’assunzione di pesce, legumi, frutta e verdura.
Sarebbe doveroso inoltre abolire le merendine in favore della frutta: attualmente, per ben due volte su cinque, i bambini concludono il pasto, o fanno merenda, con un dessert preconfezionato al posto della frutta!

Lascia peraltro basiti che, a fronte della non obbligatoria formazione sulle manovre di disostruzione pediatrica del personale docente e ATA di asili nido, scuole di infanzia e primarie (grave mancanza delle istituzioni italiane), vengano promossi alimenti che, oltre ad essere intrinsecamente insalubri, sono particolarmente pericolosi per la loro attitudine ad ostruire le vie aeree dei bambini (es. wurstel).

Per quanto esposto, vogliate eliminare dalle mense delle scuole italiane i proposti menu (scorretti da un punto di vista nutrizionale, non apprezzati dai bambini e neppure realmente emblematici delle nazioni che intendono rappresentare) e promuovere invece il consumo di pasti nutrizionalmente validi.

FIRMATO la petizione

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