DIAMO DIGNITA' ALLA SALUTE DEI CALABRESI
Per: Presidente Regione Calabria Mario Oliverio
PETIZIONE PER DARE DIGNITA’ ALLA SALUTE DEL POPOLO CALABRESE
Al Presidente della Regione Calabria Dott. Mario Oliverio
Egr. Presidente,
• Considerato che la situazione sanitaria in Calabria ed in particolar modo nella provincia di Reggio Calabria ha raggiunto livelli vergognosi ormai fuori da ogni statistica e commenti;
• Considerato che le condizioni indignitose in cui si trovano i malati ricoverati in barelle di fortuna e nei corridoi del Rep. Medicina dell’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria (Ospedale Bianchi- Melacrino-Morelli) sono sotto gli occhi di tutti (tranne che per i falsi ciechi e falsi professori mandateci dal Governo centrale a sopperire le inette e scellerate carenze gestionali dei fondi per la salute) e che altrettante indignitosi sono le attese orarie al Pronto Soccorso;
• Considerato che tale stato della sanità non è più sopportabile né può essere avallata da alcuna logica numerica, economica, di Piano di Rientro o da responsabilità di chi negli anni ha governato la nostra Regione in modo scellerato e che riteniamo colpevoli al pari dei malavitosi responsabili della terra dei fuochi (sono solo modi diversi per attentare alla nostra salute, ma toccherebbe uguale pena);
• Considerato che in sociologia ed in diritto non vige il principio biblico “ l’ albero pecca e i rami pagano”, stante che non possiamo pagare sulla nostra pelle gli errori altrui e non ci può essere negato il diritto alla salute (come detta la Costituzione), proprio per il principio che nella gestione della cosa pubblica chi sbaglia deve paga, perché noi calabresi non siamo obbligati solidali con chi ha sperperato i nostri soldi, calpestato i nostri diritti e aver chiuso ospedali prima dell’avverarsi del miraggio del grande ospedale della piana, semmai chi ci ha amministrato, ha frainteso la legittimazione data dal popolo con il suffragio universale come una liberatoria a fare i propri interessi;
• Considerato che la Ministra On. Beatrice Lorenzin, l’unica ed ultima volta che ha visitato il nosocomio reggino è stato nell’ultima campagna elettorale per sostenere il suo candidato NCD proprio a governatore della Calabria, ed alla quale le avranno organizzato un percorso ad hoc per non vedere quello che anche lei è a conoscenza, ma sarebbe stato troppo scomodo essere fotografata in un corridoio pieno di barelle anziché nella nuova e futura cardiochirurgia! La vergogna in cui si trovano gli ammalati e gli occhi stanchi dei pochi medici ed infermieri che come in un lazzaretto o in un campo di guerra, si arrangiano come possono, senza mai guardare l’orologio, non sarebbe stato un bel biglietto da visita, anche perché i politici sono bravi ad evitare domande scomode;
• Considerato che comunque le considerazioni di cui sopra, lascerebbero il tempo che trovano se non seguite da un’azione forte, risoluta, con una presa di posizione che non deve lasciare spazio ad alibi di rigidità economiche, perché il diritto alla salute non dovrebbe viaggiare sullo stesso binario di tali logiche di austerità. La malattia non è direttamente proporzionale a checchessia Pil o pareggi di bilancio, sulla salute non si fanno né sconti né saldi e né tanto meno si curano le persone con la calcolatrice;
• Considerato Sig. Presidente che è sua intenzione proporre alla Ministra della Salute di rinegoziare il famigerato Piano di rientro sanitario, e seppur già il termine stesso (rinegoziare) ci infastidisce non poco, perché il diritto alla salute non è un mutuo né lo si può ridurre ad un compromesso;
CHIEDIAMO
a lei Sig. Presidente, che nella sua ventiquattr’ore oltre a portarsi la proposta da sottoporre alla Ministra Lorenzin, porti anche la nostra dignità e la nostra rabbia per il diritto alla salute gravemente leso e non garantito. Avere la possibilità di curarsi non è una concessione di cui la Ministra vorrà onorarci, ma dovrà essere la garanzia di un diritto imprescindibile. Porga la nostra costernazione, la nostra stanchezza, il nostro BASTA ! e faccia in modo che dia il giusto peso alle nostre rivendicazioni, perché la lettera H, presto non starà più ad indicare un ospedale, ma l’idrogeno, perché come una bomba atomica il popolo esploderà!
Il Comitato per la salute “Costa Viola”