Razões de quem assinou : ATTACCO ALLA LIBERA PROFESSIONE DEGLI PSICOLOGI: NO AL POS

Razões para assinar. O que dizem os signatários.

A opinião e razões dos signatários da Petição: ATTACCO ALLA LIBERA PROFESSIONE DEGLI PSICOLOGI: NO AL POS, para PRESIDENTE CONSIGLIO DEI MINISTRI

Nome	Comentário
tomat F.	altri soldi da spendere e ci si complica la vita
Claudia T.	Aggiungerei: esenzione dal pagamento della quota di attivazione della linea telefonica e nessun canone mensile da pagare alle banche. L'attivazione e il mantenimento del POS, se proprio necessari, dovrebbere essere gratuiti per il libero professionista
Gian M.	L'obbligo al POS è un ulteriore colpo alla professione, soprattutto per chi è ancora all'inizio: è un ostacolo ad avviare nuove professioni e a conservare quelle già in atto. Meno gente lavora e meno sarà l'apporto di denaro alle casse dello Stato. Ritengo che uno Stato troppo preoccupato (o "solo" preoccupato) di introitare denaro, faccia la fine del parassita che, dopo essersi nutrito dell'organismo ospite ed averlo ucciso, egli stesso finisce per morire. Inoltre potrebbe sorgere il dubbio che l'obbligo al POS sia un benevolo, quanto immeritato, favore agli organismi bancari. L'attuazione di un simile decreto significherà la compromissione di molte libere professioni.
caterina c.	è una nuova vergognosa vittoria del sistema bancario..
ROBERTO B.	CENSURATI
ANNACLARA B.	NO COMMENT
giovanna m.	e' un'ingiustizia contro la nostra professione
Roberta C.	la mia firma è vincolata solo per la petizione inerente sul NO al POS per gli PSicologi
ERICA B.	Io lavoro in uno diversi studi che affitto a giornate... come faccio ad attivare una linea telefonica in uno spazio non mio!!!
Raffaella P.	E' chiara l'intenzione di favorire sempre le stesse categorie e di certo non la nostra
loretta p.	La solita Italia che favorisce chi non ne ha realmente bisogno
Marina R.	CI SONO SPESE TROPPO ALTE DI ATTIVAZIONE. NON IN TUTTI I LUOGHI ARRIVA LA LINEA TELEFONICA FISSA E IN QUEL CASO DOVREBBE ESSERE A CARICO DEL RICHIEDENTE. NON TUTTI I PAZIENTI HANNO UN BANCOMAT. NON RAGGIUNGO (DATA ANCHE LA CRISI) IL NUMERO MINIMO DI OPERAZIONI PREVISTE. E MOLTO ALTRO CHE ANCORA NON HO ANCORA BEN FOCALIZZATO.
eleonora g.	Sarei daccordo solo se le spese per la linea telefonica o per il mantenimento del pos NON fossero a carico degli psicologi. Comunque rimarrebbe il fatto che se un paziente non ha un conto in banca non può usufrire dei nostri servizi, questo è inaccettibile.
cinzia m.	stiamo delirando. Io attualmente lavoro in uno studio comunale proprio per contenere i costi e non c'è alcuna linea telefonica! inoltre qualora si lavorasse in studi diversi in giorni diversi come si fa?????? La follia
LORETTA S.	SEMBRA FACCIANO DI TUTTO PER COSTRINGERCI A CHIUDERE L'ATTIVITA', A TUTTO VANTAGGIO DI CHI LAVORA IN NERO... DOVREMO AUMENTARE LE TARIFFE, GIA' DIFFICILI DA SOSTENERE PER MOLTE FASCE DI PAZIENTI
giovanni m.	chiudo la P.I. se passa
Arianna C.	NO AL POS
GIUSEPPE R.	Due anni di nascita?
luisa e.	l'obbligo del pagamento POS sarebbe accettabile se lo Stato si accollasse le relative spese di gestione
ANNA F.	Una iniziativa di questo genere va a potenziare l'evasione totale, piuttosto che a contenerla.

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