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A opinião e razões dos signatários da Petição: LA PAROLA ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DEL COMMERCIO E TERZIARIO, para I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DEL TERZIARIO

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Stefano T.Ritengo inaccettabile la lesione del diritto ad aver pagati i giorni di malattia e la riduzione dei giorni di permesso. La componente salariale è misera, soprattutto i primi aumenti previsti sono quasi impercettibili
Diego D.art. 39 della Costituzione ........I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce
Mario M.E' quello attuale un sistema che non può più funzionare. I sindacati firmatari quanti iscritti hanno (rappresentano) ?
gianluca c.In questi tempi dove i valori morali o etici vengono considerati da tutti (imprenditori, politici, cittadini......) come ostacoli al raggiungimento dei propri obiettivi personali, occorre che la parte migliore del paese si mobiliti risvegliando la propia coscienza; solo se porteremo in piazza, ogni giorno e in ogni occasione, la forza della nostra coscienza, potremo creare un presente e un futuro migliore
Claudio B.Ci rifiutiamo di perdere in un attimo anni di contrattazioni e progressi
Rossana M.è la nuova forma di schiavitù legalizzata
Danilo R.Un grosso complimento a tutti i sindacati che continuano a farsi la guerra anzichè allearsi contro il vero pericolo comune, la riduzione dei diritti acquisiti nel tempo con lotta e sacrifcio di altri uomini e donne che a volte hanno perso davvero molto a livello personale e non solo.
ELISABETTA P.sono seza parole
Lorenzo S.Siamo di fronte ad un attacco ai lavoratori del commercio da un certo punto di vista peggiore di quello della Fiat, assolutamente in giustificato anche dal punto di vista economico visto che i lavoratori del settore rappresentano una parte consistente del mondo del lavoro che è anche consumatrice. Togliere certezze e con aumenti così irrisori non si aumenteranno di cero i consumi provcando l'effetto contrario.
Gianluca B.Viviamo in un paese vergognoso ... e nessuno dice nulla ... altro che Democrazia ... Rivoluzione.
Loredana F.adesso sciopero generale per l'intera giornata
giovanni c.L'unico modo per vincere queste battaglie è quello di togliere potere ai sindacati asserviti al sistema. Togliere iscritti a questi e aumentare i nostri. Comunque farsi sentire con voce alta.
Francesco F.Con questa firma Cisl e Uil ci hanno portato indietro di almeno 50 anni. Bisogna difendere con i denti la conquista del contratto nazionale di categoria, uno dei pochi strumenti che il singolo lavoratore ha per far rispettare i propri diritti in azienda. Bisogna denunciare nelle piazze l' attacco ai contratti nazionali da parte del governo della confinustria-confcommercio grazie anche alla complicità di questi sindacati di comodo. Vivo e lavoro al sud e ho vissuto e vivo sulla mia pelle la violazione costante dei diritti del lavoratore ad oggi l' unico strumento che ho avuto a disposizione è stato chiedere il rispetto del C.C.N.L. Domani non lo so visto che grazie a questo accordo lor signori potranno fare accordi e rinegoziare in deroga al contratto nazionale di lavoro. Uno schifo invece di andare avanti e di conquistare nuove tutele e diritti in questo stato di m..... passo dopo passo si torna sempre più indietro.
Carla L.E' una vergogna, ma anche la conferma che Cisl e Uil sono ancora di più servi del padrone! Stanno finendo di annullare tutte le conquiste che i nostri padri hanno ottenuto con sacrifici e lotte anche dure. Ci stanno portando a livelli forse peggiori di quelli in cui vivevano a quei tempi, ci stanno portando nel baratro. E' ora di dire basta davvero, scendere uniti nelle piazze e far sentire la nostra voce, tutte le categorie di lavoratori insieme, per noi e per i nostri figli e nipoti, dimostrando ai giovani e no, che noi siamo il sindacato dei lavoratori, quello vero, quello con la S maiuscola, un sindacato che si è sempre contraddistinto x serietà ed onestà. Facciamolo anche a costo di scioperare ad oltranza, ma riempiamo le piazze. Aderire allo sciopero deve essere questo, no approfittare di quella giornata o quelle ore per occuparci di impegni personali.
mauro l.nessuno
cristian s.democrazia
Simone B.Mi risulta che la maggioranza del popolo decida da chi vuole essere governato, perlomeno in uno stato civile e democratico. Possibile che una minoranza rappresentativa possa decidere del futuro di milioni di lavoratori italiani??? Terziario, pubblico impiego, metalmeccanici, ancora terziario......BASTA! Stanno annullando e ridicolizzando anni di lotte e conquiste nel mondo del lavoro dei nostri padri; stanno dando sempre più potere a chi ha potere e impoverendo sempre più le classi sociali medie. Se CISL e UIL ritengono che quello che hanno firmato sia così positivo come affermano che VENGANO A SPIEGARLO NELLE ASSEMBLEE AI LAVORATORI. Sono sdegnato, deluso, schifato, e non so che altro, uno stato democratico non può permettere tutto questo.
emiliana c.sto andando in pensione dopo 40 anni di lavoro, dovrò stare un anno senza percepire la pensione. Potrei lavorare, ma lascio il posto ad un giovane. Se non ci pensa chi ci governa ci penso io. Non hanno i soldi, dicono, per quello che vogliono i soldi ci sono. Dovrei scrivere un poema per quanto avrei da dire, ma non c'è spazio a sufficienza. Aderisco alla petizione per il futuro di questi giovani che non hanno più speranze.
Ersilia I.Ormai non ci sono commenti... mi chiedo se ci sarà un LIMITE
Sabrina P.Il contratto è scandaloso e volevo sottolineare a tutti che hanno bloccato il diritto di sciopero durante le trattative dei rinnovi contrattuali e di 2° livello e questo non è stato detto da nessuna parte. Dopo Mirafiori e Pomigliano ci siamo noi del commercio. Visti i risultati di Mirafiori e Pomigliano mi domando se ha senso fare un referendum, quando è scontato che non potremmo mai raggiungere le realtà sotto i 5 dipendenti che sono realmente tante!! Andremo a perdere anche noi. E' il rifiuto categorico del contratto e la lotta che servirà per uscirne vincenti.

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