per le GEOSCIENZE in Italia
Per: Presidente della Repubblica Italiana - Futuro Presidente del Consiglio - Futuri Ministri dell'Università e della Ricerca Scientifica, dell'Ambiente, per lo Sviluppo Economico, dei Trasporti
Al Presidente della Repubblica Italiana
Ill.mo Sen. Giorgio Napolitano
Al futuro
Presidente del Consiglio dei Ministri
e ai futuri
Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica
Ministro dell'Ambiente
Ministro per lo Sviluppo Economico
Ministro dei Trasporti
L'Italia deve buona parte dei suoi pregi e difetti alla sua natura geologica. Qui è stato coniato il termine "geologia" nel 1603. La ricchezza del nostro paesaggio, le risorse minerarie e geotermiche, le frane, i terremoti, gli tsunami e i vulcani, ne fanno una delle nazioni geologicamente più vive della Terra. Abbiamo la necessità di avere un rapporto diverso e più costruttivo con l'ambiente, e le conoscenze geologiche ne sono la base imprescindibile.
Tuttavia notiamo che negli ultimi anni, molto più di altre discipline, le Geoscienze hanno subito una drastica riduzione di finanziamenti e il numero di geologi che in esse operano si è considerevolmente ridotto. Mentre disastri naturali ed edilizia selvaggia in aree geologicamente inadeguate sono un problema quotidiano, constatiamo una quasi totale disattenzione da parte del Governo per le Geoscienze, nonostante l'esistenza, ampiamente riconosciuta in campo internazionale, di numerose eccellenze che, però, perdurando l'attuale inadeguatezza di fondi e risorse umane, rischiano di scomparire. E’ largamente risaputo che investire nella prevenzione dei rischi geologici comporti un considerevole abbattimento della spesa pubblica. Tuttavia in Italia il già magrissimo fondo destinato alle ricerche di base riserva alle Geoscienze solo circa il 2,9%. Negli Stati Uniti, dove i problemi geologici sono meno drammatici dei nostri, viene investito oltre il 15% dei fondi per lo studio della Terra tramite la National Science Foundation.
Siamo forse l'unica nazione occidentale in cui la cartografia geologica non è stata completata: quasi il 60% dell'Italia manca di una carta geologica adeguata, indispensabile per ogni pianificazione. Il Servizio Geologico d'Italia, lustro della scienza europea fin dai suoi albori nel XIX secolo, è mantenuto da decenni in una situazione di totale abbandono, nonostante le sue enormi potenzialità come organo consultivo per lo sviluppo economico, per la salvaguardia ambientale e la protezione civile. Come già più volte ricordato dal Presidente della Repubblica Sen. Giorgio Napolitano, il tema del dissesto idrogeologico e della cartografia geologica sono necessità impellenti, non più rimandabili.
I dipartimenti di Scienze della Terra italiana sono stati falcidiati dalla recente riforma universitaria. Solo pochissimi sono sopravvissuti alla decimazione imposta dall'assurda numerosità minima dei dipartimenti, e pare si sia avviato un declino ineluttabile verso l'estinzione delle Geoscienze in Italia. Gli istituti di Geoscienze del CNR sono da anni privi di linfa vitale, ridotti spesso ad attività di mera routine, nonostante gli ammirevoli sforzi dei ricercatori coinvolti. Le strumentazioni analitiche non vengono più acquisite e le esistenti non hanno la necessaria manutenzione. Le recenti disposizioni in termini di dottorato di ricerca stanno mettendo in grave difficoltà la comunità delle Geoscienze italiane nel garantire la formazione avanzata e l'addestramento alla ricerca.
I geologi professionisti sono spesso considerati ancillari nelle attività territoriali, mentre in realtà svolgono o potrebbero svolgere un ruolo fondamentale per la Società. Il Consiglio Nazionale dei Geologi ha fatto delle proposte concrete che riteniamo opportuno valutare attentamente http://cngeologi.it/2013/01/22/il-manifesto-dei-geologi-in-12-punti-meno-burocrazia-e-maggiore-rispetto-per-le-scienze-geologiche/
Sulla base di queste considerazioni, facciamo appello affinché il prossimo Governo si responsabilizzi su queste tematiche. Certamente il ruolo delle Geoscienze non è l'unica o più importante priorità che deve essere risolta, ma rimane un punto fermo per ogni sviluppo concreto dell'Italia.
Con i migliori auguri di buon lavoro per il bene comune nella prossima legislatura,
Giuseppe Cruciani – Presidente Società Italiana di Mineralogia e Petrologia (SIMP)
Carlo Doglioni – Presidente Società Geologica Italiana (SGI)
Mauro Rosi – Presidente Federazione Italiana di Scienze della Terra (FIST)
Raffaele Cioni – Presidente Associazione Italiana di Vulcanologia (AIV)
Giulio Ottonello – Presidente Società Geochimica Italiana (SoGeI)
Gian Vito Graziano – Presidente Consiglio Nazionale dei Geologi
Massimiliano Barchi – Coordinatore nazionale dei Corsi di Scienze Geologiche
Enrico Bonatti – Premio Feltrinelli
Alfonso Bosellini – Accademico dei Lincei
Rodolfo Carosi – Membro CUN Comitato 04
Alberto Castellarin – Accademico dei Lincei
Daniele Carlo Cesare Castelli – Direttore Dip.to di Scienze della Terra, Università di Torino
Maria Bianca Cita – Premio Feltrinelli e Accademico dei Lincei
Mauro Coltorti – Direttore Dip.to di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, Università di Siena
Sandro Conticelli – Membro GEV 04 - VQR 2004-2010
Riccardo Cuppini – Dip.to di Scienze della Terra, della Vita e dell'Ambiente, Università di Urbino Carlo Bo
Giorgio Vittorio Dal Piaz – Accademico dei Lincei e dei XL
Bruno D'Argenio – Accademico dei Lincei
Pierfrancesco Dellino – Direttore Dip.to di Scienze della Terra e Geoambientali, Università di Bari
Roberto De Renzi – Direttore Dip.to di Fisica e Scienze della Terra, Università di Parma
Elisabetta Erba – Membro GEV 04 - VQR 2004-2010
Giovanni Ferraris – Accademico dei Lincei
Giorgio Fontolan – Direttore Dip.to di Matematica & Geoscienze, Università di Trieste
Eduardo Garzanti – Membro GEV 04 - VQR 2004-2010
Anastassios Kotsakis – Preside della Facoltà di Scienze MM. FF. NN., Università di Roma Tre
Gabriella Lucchetti – Direttore Dip.to di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita, Università di Genova
Giacomo Malsano – Direttore Dip.to di Fisica e di Scienze della Terra, Università di Messina
Michele Marroni – Direttore Dip.to di Scienze della Terra, Università di Pisa
Antonio Mazzola – Direttore Dip.to di Scienze della Terra e del Mare, Università di Palermo
Maurizio Mazzucchelli – già Direttore Dip.to di Scienze della Terra, Università di Modena e Reggio Emilia
Stefano Merlino – Accademico dei Lincei
Annibale Mottana - Accademico dei Lincei
Giancarlo Neri – Prorettore Università di Messina
Giuseppe Orombelli – Accademico dei Lincei
Giuliano Panza - Premio Gutenberg, Accademico dei Lincei e dei XL
Angelo Peccerillo – Premio Feltrinelli
Cesare Perotti – Direttore Dip.to di Scienze della Terra e dell'Ambiente, Università di Pavia
Antonio Praturlon – Accademico dei Lincei
Isabella Premoli Silva – Accademico dei Lincei
Enzo Morra – Direttore Dip.to di Scienze della Terra, Università di Napoli Federico II
Emiliano Mutti - Premio Lamarck dell'EGU
Stefano Poli – Accademico dei Lincei
Lorenzo Rook – Direttore Dip.to di Scienze della Terra, Università di Firenze
Francesco Paolo Sassi – Accademico dei Lincei
Paolo Scandone – Accademico dei Lincei
Forese Wezel – Accademico dei Lincei
Aldo Zollo – Membro GEV 04 - VQR 2004-2010
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Firmato la petizione
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