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Aiutatemi ad aiuture i miei dolci amori a 4 zampe

Per: Comune di Roncello



Katia Prina
Via Montale 7
20877 Roncello

C.I. n. AO7036213

[email protected]
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Cell. 3347343543



Dal 2001 mi occupo di volontariato nel modo degli animali "cerco di trovar casa soprattutto ai furetti abbandonati"; ho fatto parte di diverse associazioni (tra loro anche la più nota in Italia, nata più di 11 anni fa, per la salvaguardia del furetto domestico) mentre ora, in attesa di costituire un'altra associazione e di collaborare con altri enti, mi ritrovo a combattere, a salvaguardare, a proteggere dall'ignoranza e dalla cattiveria i MIEI dolcissimi amori: 23 furetti e 5 gatti.

Ora vi racconto con brevi passaggi quello che stiamo vivendo: nel mese di maggio su iniziativa della mia vicina di casa (non amante degli animali, soprattutto odio profondo per i furetti), a mia insaputa ricevo la visita di un incaricato dell'Asl locale e, senza obiezione da parte mia né del mio compagno, faccio controllare l'appartamento ed i miei amori a 4 zampe; alla fine del sopralluogo mi viene rilasciato un verbale ove si evidenzia che ".... presso l'abitazione della signora Prina Katia sono custoditi in condizioni igieniche buone 23 furetti e 5 gatti" e "....all'esterno dell'abitazione, sul pianerottolo .... non sono stati evidenziati odori molesti, né sporcizia" ........... L'unica, secondo il verbalizzante, non conformità rilevata è il numero degli animali presenti nell'appartamento senza autorizzazione da parte del Sindaco.

Dopo qualche giorno, insieme al mio compagno, prendo appuntamento con il Sindaco di Roncello per avvisarlo del sopralluogo e spiegare le mie motivazioni del numero elevato dei furetti "la maggior parte di loro sono malati, alcuni con gravissimi problemi di salute ......" Abbandonati perché ritenuti solo uno spreco economico quindi anche molto difficili da far adottare........ Il primo cittadino di Roncello ci tranquillizza dicendo che avremmo trovato sicuramente una soluzione.

A fine luglio la sottoscritta viene contattata dalla responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune ed anche qui ricevo rassicurazioni riguardo l'esito della verifica dell'Asl e la promessa che prima di qualsiasi procedimento avrei avuto un colloquio con il Sindaco ma, dopo qualche giorno, ecco arrivare l'ordinanza firmata dalla Vice Sindaco: entro 30 giorni devo eliminare la non conformità rilevata: ridurre il numero degli animali per me vuol semplicemente dire abbandonare la maggior parte dei miei amori a 4 zampe, esseri viventi che vivono con me da diversi anni.

Contatto immediatamente un'amica avvocato, la quale mi rassicura circa l'illegittimità dell'ordinanza, preparando un'istanza volta ad eliminare la non conformità con la comunicazione al Sindaco della presenza in appartamento dei miei animali e mi consiglia di fissare un appuntamento urgente in Comune per esporre verbalmente le nostre ragioni ed insistere per la revoca dell'ordinanza, perché priva di presupposti.

Il giorno 12 agosto 2011, accompagnati da una nostra furettina, alla presenza della Vice Sindaco, del Responsabile Polizia Locale e della responsabile ufficio tecnico io e il mio compagno discutiamo dell'ordinanza contestando: la non conformità riscontrata in data 25/05/201, di non essere a norma con il regolamento regionale n. 2 del 5/05/2008, le dimensioni dei furetti. Nel colloquio è emersa una mancata conoscenza da parte dei funzionari del furetto domestico: habitat, alimentazione, dimensioni..... (un esempio di risposta da parte del responsabile delle forze dell'ordine: il furetto non può vivere in casa sua perché nella sua abitazione non sono presenti i rami..... oppure "il furetto in Italia non esiste").

Nonostante la nostra istanza, le nostre spiegazioni, le nostre continue richieste di spiegazioni sulle motivazioni dell'ordinanza, visto che i miei animali non recano molestia a nessuno, le contestazioni circa il mancato rispetto del Regolamento Regionale, sottolineando che nel Regolamento Comunale all'articolo 4 "tutela degli animali" si stabilisce che il Comune di Roncello "condanna e persegue ogni manifestazione di maltrattamento verso gli animali ....." mi sento rispondere di "metterli in una pensione" il che vorrebbe dire "rinchiuderli in gabbia per sempre" = corrisponderebbe a maltrattamento (Reg.Com. Capitolo 6.2 Furetti:è vietata la detenzione permanente dei furetti in gabbia e devono essere loro garantite un numero congruo di uscite giornaliere).

E' importante chiarire un aspetto (ed è questo il punto di mancato accordo): l'art. 7 comma 3 del Regolamento Regionale n. 2/2008 pone il limite di 10 esemplari per la libera detenzione in casa solo per quel che concerne i cani e i gatti, mentre non si riferisce affatto ai furetti che anche il Comune, nel proprio regolamento, ha separatamente disciplinato al Capitolo 6 (nello specifico all'art. 36). Il medesimo articolo n. 7 prevede che la detenzione di un numero di CANI e GATTI superiore a 10 non necessita di alcuna autorizzazione, ma sia soggetta ad una mera comunicazione al Sindaco, la cui mancanza non è in alcun modo sanzionata, comunicazione che, ormai, da parte mia é stata formalizzata, a scopo cautelativo, anche se la norma non si applica ai furetti.
E' altresì importante chiarire che al contrario di quanto riportato nell'ordinanza: non si può equiparare per dimensioni i furetti ai cani e ai gatti, che hanno anche differenti esigenze di spazio.

L'incontro non ha portato ad alcuna soluzione rinviando, a seguito della nostra istanza, ad un'ulteriore risposta scritta da parte loro; tuttavia, da parte del Responsabile della Polizia Locale
é stata sottolineata più volte la volontà di farmi allontanare una parte dei miei amati furetti e di ritrovarsi in tribunale.

Chiedo pertanto a tutti voi un sostegno per evitare il distacco dai miei adorati animaletti a 4 zampe e la loro esposizione a condizioni che non riesco neppure ad immaginare.

Chiedo semplicemente un aiuto morale con una raccolta firme ed una mobilitazione comune contro l'ordinanza emessa dal Comune di Roncello, perché essa venga rimossa in quanto illegittima ed ingiusta.

Un grazie a chi ascolterà il NOSTRO grido d'aiuto.

Katia Prina





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