Petizione Pubblica Logotipo
Vedere Petizione Sottoscrivo questa petizione. Iscriviti e divulgare. Il vostro sostegno è molto importante.

Contro l’inceneritore di rifiuti industriali di Settimo Torinese

Per: Al sindaco Aldo Corgiat del Comune di Settimo Torinese

Petizione popolare contro
l’inceneritore di rifiuti industriali di Settimo Torinese

AL SINDACO DEL COMUNE DI SETTIMO TORINESE
Premesso che:
- in Aprile 2011 è stato presentato da parte di ECOEMA srl un progetto per un impianto di incenerimento di rifiuti industriali sul territorio di Settimo;

- il 5.5.2011 è stata costituita la società ECOEMA srl di proprietà al 51% di GAON srl (riconducibile a Pietro Colucci – Gruppo Waste Italia) e al 49% di Pianeta srl;

- Pianeta srl fa parte del gruppo ASM, ASM è di proprietà del comune di Settimo Torinese e quindi il sindaco controlla direttamente il gruppo ASM ed indirettamente Pianeta srl;
Visto che:

- la normativa europea e la legislazione nazionale stabiliscono che la gestione di tutti i rifiuti (urbani ed industriali) è una attività di pubblico interesse, che deve essere raggiunto l’obiettivo del 70% di recupero di materiale da rifiuti industriali e che si devono attuare programmi nazionali di riduzione; vale a dire che anche se i rifiuti sono industriali (ovvero trattati privatamente) la programmazione deve essere pubblica e gli obiettivi europei e nazionali di recupero e riciclaggio devono comunque essere rispettati;

- i livelli di inquinamento atmosferico della pianura padana ed in particolar modo del torinese sono tra i più elevati in Europa e l’impianto di incenerimento è classificato dal Ministero della Sanità come attività industriale insalubre di prima classe con emissioni in atmosfera;

- il comune di Settimo Torinese in seguito alla dismissione di impianti siderurgici e chimici si sta avviando verso un lento e faticoso recupero di un territorio già notevolmente compromesso da attività industriali ad alto impatto ambientale e sanitario;

- le emissioni da incenerimento dei rifiuti contengono polveri sottili, diossine, idrocarburi, metalli pesanti ma non sono controllate in termini di volumi complessivamente prodotti e di accumulo nell'ambiente e negli esseri viventi; vale a dire che anche se i limiti di legge delle emissioni venissero rispettate non si ha garanzia assoluta di tutela della salute umana;

- sono sempre più frequenti e diffusi gli allarmi lanciati da medici, operatori sanitari ed associazioni, sostenuti da numerosi studi ambientali ed epidemiologici, sul grave rischio per la salute di chi viene esposto alle emissioni degli inceneritori (anche a molti chilometri di distanza dalla ciminiera dell’impianto) e sulla contaminazione di acque e terreni;

- la relazione 2011 di ARPA Piemonte rileva che solamente il 6% dei rifiuti industriali viene avviato a discarica; vale a dire quindi che non si giustifica un inceneritore e che si rischia di fare diventare Settimo Torinese polo di attrazione di rifiuti da altre zone d’Italia;

- le aziende di proprietà diretta od indiretta del comune (possesso che implica governo e controllo del sindaco sulle stesse) devono agire affinché i loro interessi coincidano con gli interessi della cittadinanza; vale a dire che le loro attività devono necessariamente essere strumentali al conseguimento di finalità pubblicistiche e non di mero interesse privato;
Preso atto che:

- la mozione n.53838/23.09.2011 presentata in consiglio comunale sul tema “possibile installazione inceneritore” stabilisce principi ed orientamenti (alto impatto degli inceneritori su ambiente e salute, aumentare riduzione e riciclaggio, ricercare alternative di recupero, garantire trasparenza e partecipazione) che valgono qualunque sia la natura del rifiuto bruciato (urbano o industriale) e la sua approvazione all'unanimità impegna il consiglio comunale ed il sindaco nel rispetto dei contenuti a garanzia di tutela della salute e degli interessi della cittadinanza;

SI RICHIEDE PERTANTO AL SINDACO ED ALLA GIUNTA COMUNALE DI:
1. Interrompere la stesura definitiva del progetto di incenerimento industriale presentato in via preliminare attraverso la società ECOEMA srl
2. Vendere la quota del 49% della società ECOEMA srl detenuta da Pianeta srl
3. Modificare il piano regolatore al fine di rendere l'area ex-Ceat non disponibile ad impianti od attività ad alto impatto ambientale e sanitario.
4. Promuovere nelle sedi istituzionali competenti il rispetto degli obiettivi comunitari e nazionali in tema di gestione dei rifiuti, pianificazione e programmazione della riduzione.
5. Qualora ASM (direttamente o tramite controllate) svolga ruolo di promotore di iniziative di gestione rifiuti sul territorio queste siano destinate ad attività di riuso, riciclaggio e recupero di materia.
6. Adottare nei confronti di tutta la cittadinanza trasparenza nell'amministrazione del territorio e delle aziende controllate dal comune e partecipazione in caso di decisioni ad elevato impatto sociale e/o economico e/o ambientale e/o sanitario.


Qual è la tua opinione?
Questa petizione si trova sul sito Petizione Pubblica che mette a diposizione un servizio pubblico di petizione online.
Se hai delle domande da porgere all’autore della petizione puoi inviarle attraverso questa pagina di contatto contatto
Firmato la petizione
388 Persone

Il vostro sostegno è molto importante. Sostenere questa causa. Firma la petizione.

Un altro petizioni che potrebbero interessarti