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Freiheit für Max Leitner / Libertà per Max Leitner

Per: Ufficio della presidenza della repubblica

Dies ist eine Unterschriftensammlung für meinen Vater Max Leitner, der am 8. August 1990 verhaftet worden ist und seitdem im Gefängnis ist. Seine Haftstrafe soll erst im Jahr 2019 zu einem Ende kommen. Das sind dann insgesamt 29 Jahre Haft, für jemanden der nie einen Menschen verletzt oder umgebracht hat, jedoch wie es täglich durch die Medien bekannt gegeben wird sind Mörder manchmal schon nach einigen Jahren in Freiheit.
Ich bitte alle die glauben dass mein Vater nun seine Strafe abgesessen hat bei dieser Petition teilzunehmen. Mein Vater ist ein guter Mensch und jeder hat eine zweite Chance verdient.

Für alle die von meinem Vater noch nicht gehört bzw. gelesen haben eine kurze Beschreibung:

Max Leitner und Komplizen versuchten im. August 1990 einen Geldtransporter bei der Autobahnausfahrt Innsbruck-Süd zu „knacken“. Ein Tipp aus Bozen vereitelte die Tat und die Aussicht auf 90 Millionen Schilling. Er wurde zu Haftstrafe von zwölf Jahren verurteilt; 1992 flüchtete aus dem Bozner Gefängnis, 1993 wurde er wieder bei Elvas bei Brixen gefasst.
2001 schrieb er einen Brief an den damaligen Staatspräsidenten Azeglio Ciampi und bat ihn um Begnadigung, andernfalls wolle er Selbstmord verüben.
2002 gewährte ihm das Überwachungsgericht von Padua einen Heim-Urlaub - wegen guten Benehmens. Allerdings: Leitner kehrte nicht mehr in die Haftanstalt zurück.
Erst 2003 wurde er in den Maisfeldern bei Sand in Taufers bei einer spektakulären Aktion verhaftet und wieder ins Gefängnis überstellt.
Bald schon gelang dem gebürtigen Brixner aber erneut die Flucht. In der Nacht des 14. Oktober 2004 brach Max Leitner zusammen mit seinem Mithäftling Emanuele Radosta aus dem Gefängnis von Bergamo aus.
Miteinander gelang den Männern die Flucht nach Marokko, wo sie allerdings bereits zwei Monate später festgenommen wurden.
Das Landesgericht Brescia verurteilte daraufhin Leitner und Radosta wegen dieses Ausbruchs zu jeweils drei weiteren Jahren und acht Monaten Haft.
Oktober 2011 „Flucht“ von Asti, Max Leitner wurde Freigang genehmigt und wurde vom Kaplan in Asti nach Elvas gebracht und ist dort dann geflüchtet. Über diese 5. Flucht wird derzeit ermittlet, wobei der Kaplan eine sehr wichtige Rolle spielte.

Aus rechtlichen Gründen muss die Ausweisnummer angegeben werden, damit diese Petition gültig ist.


Questa petizione è per ottenere la grazia nei confronti di mio padre Leitner Max detenuto dal 1990 per una serie di furti e che potrà tornare in libertà solamente nel 2019.

Credo che tutti concordino nel sostenere che 29 anni di detenzione per una condanna di furto siano spropositati. Non posso certo giustificare le azioni di mio padre, mi riesce però difficile comprendere come la punizione inflittagli sia di lungo superiore ad azioni criminali ben più gravi quali l’omicidio, lo stupro ecc.
Mio padre nelle sue biasimabili azioni non ha mai minacciato ne fatto male a nessuno.
La ragione dell’inasprimento della sua pena è quella di essere più volte fuggito dal carcere.
Credo che la ricerca della libertà sia innata in ogni essere umano e ritengo che la punizione che sta pagando per questo suo comportamento sia esagerata.
Prego tutti quelli che come me credono che mio padre abbia scontato a sufficienza per gli errori commessi di firmare questa petizione. Mio padre oggi è una persona stanca e malata che aspetta con ansia che gli venga concessa un’altra possibilità.




Per tutti quelli che non conoscono la storia di mio padre ecco una piccola descrizione:

Max Leitner e complici agiscono in Austria, dove nell’agosto del 1990 presso l’uscita autostradale di Innsbruck-sud, provano ad assaltare un veicolo portavalori che trasportava 90 milioni di scellini. Max viene condannato a 12 anni.
Nel 1992 la prima fuga dal carcere di Bolzano. Nel 1993 viene catturato nelle vicinanze di Elvas, sua città natale.
Nel 2001 Max scrive una lettera al capo della stato di allora, Azeglio Campi, chiedendo la grazia, che però viene negata.
Nel 2002 durante un permesso premio concesso dal tribunale di sorveglianza di Padova non rientrò nel carcere, e solamente nel 2003 fu arrestato in un campo di grano a Molini di Tures e condannato a sette anni di carcere. Fuggì dopo soli due mesi , il 14 ottobre 2004 assieme ad Emanuele Radosta. Max ed Radosta vennero nuovamente arrestati a Rabat, in Marocco e trasferiti in Italia e condannati entrambi a ulteriori 3 anni e 8 mesi di reclusione.
Nell’ ottobre 2011 Max scappa nuovamente dal carcere di Asti con l’aiuto del cappellano del carcere che lo porta ad Elvas. Dopo 42 giorni di latitanza, Max viene ritrovato ed arrestato a Vandoies.
Al momento si attendono sviluppi giudiziari per questa ultima evasione.

Per motivi legali è necessario specificare il codice della carta d'identità personale.



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