Programma base per un riordino globale (5 idee, per una probabile alternativa).
1 – EDUCAZIONE: inserimento della materia “sviluppo della memoria e lettura veloce” già dal sesto anno del sistema educativo in vigore; questo studio viene oggi commercializzato, col nome di “Metodo Eureka”, a più di mille euro a persona; promette un aumento delle potenzialità del cervello fino e oltre l'80%. Ora, non dovrebbe questa materia essere un patrimonio dell'umanità?
2 – POLITICA: cambiare modello; passare da un'inefficace “democrazia”, che nel significato è tanto “motto comunista”, a una risolutiva “isocrazia” che, dal Greco, significa “uguaglianza di poteri”. In concreto cinque poteri: legislativo, attuativo, valutativo, revisionale e rappresentativo; per ognuno di essi, un coordinatore. Al popolo il compito di eleggere, tra quelli proposti, lo schieramento dei cinque migliori “specialisti” (naturalmente persone fisiche). Il gruppo eletto si spartirà equamente ruoli, poteri e responsabilità. Niente partiti; avremo semplicemente delle “pentacoalizioni”.
3 – CINEMA: trasformare le pellicole in modo che non ci sia più la proiezione ma la riflessione, come nello specchio. Da queste parole si intuisce la diversità: riflettere vuol dire far vivere molto più intensamente le emozioni allo spettatore, accumulando la capacità di concentrazione invece di disperderla. Si vive in prima persona, stimolando l'emisfero del cervello meno utilizzato e imparando molto di più.
4 – ECONOMIA: Modernizzare l'assurda suddivisione dei settori economici su cui si basa oggi l'economia; come si può essere così limitati da credere che tutto si suddivida tra agricoltura, industria, servizi ed un fantomatico, quanto misterioso terziario avanzato (su cui ognuno dice la sua, ma in fondo non ci capisce niente nessuno!). Tutto sommato, invece, è semplice:
Primario: beni economici.
Secondario: altri beni.
Terziario: servizi finanziari.
Quaternario: altri servizi.
Pentenario: Banca d'Italia
E basta!! Niente lavoranti occulti o settori nascosti. Poi, da questa base, potrà auspicabilmente partire il rinnovamento dell'intero sistema.
5 – FILOSOFIA: Mi appoggio alla teoria Hegeliana, che prevede una tesi, un'antitesi e una sintesi. Nella mia personale teoria, quest'ultima andrebbe completata con una “protèsi” comprendente gli scarti della “sintesi” stessa, rielaborati e riciclati. Il tutto lo chiamerei “analisi filosofica”.
Simone Coen Balduzzi – per i commenti e le domande:
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