No alla sospensione del Servizio di contrasto all’abuso all’infanzia
Per: Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Assessore al welfare del Comune di Napoli Sergio D'Angelo
Il giorno 31 ottobre 2012 scade il contratto tra il Comune di Napoli ed il Consultorio Familiare dell’Istituto ‘G. Toniolo’ di studi superiori per la gestione del “Servizio di rete per la prevenzione ed il trattamento del maltrattamento e dell’abuso all’infanzia”. Il Servizio, attivo dal 1997, ha permesso la presa in carico - per interventi di valutazione e sostegno- di oltre 1000 bambine e bambini, vittime di gravi maltrattamenti ed abusi sessuali, prevalentemente nelle loro famiglie e la costruzione di una rete di tutela - con i servizi sociali, sanitari ed educativi, pubblici e del terzo settore, nonchè con gli Organi della Giustizia - finalizzata a ripristinare condizioni di accudimento e protezione.
Ad oggi, il Comune di Napoli - come già accaduto nel mese di marzo - non ha ancora attivato alcuna misura per scongiurare la sospensione del Servizio e garantirne la continuità.
La chiusura del Servizio comporta il reiterarsi di un drammatico abbandono dei bambini e dei loro genitori alle loro gravi difficoltà, lasciati totalmente soli nella terra di nessuno, in un limbo senza tempo e senza spazio. Tutto ciò implica un grave danno per quanti,bambini e bambine, hanno intrapreso un percorso di riparazione dei gravi danni subiti per i maltrattamenti e gli abusi sessuali loro perpetrati. La discontinuità intacca nuovamente il senso di fiducia così difficilmente riconquistato.
L’assenza di servizi di prevenzione (educativa territoriale e domiciliare, sostegno alla genitorialità) e di tutela (strutture di accoglienza residenziali, servizi di valutazione e cura) impedisce ai servizi sociali territoriali, titolari della funzione pubblica di tutela dell’infanzia, ed al Tribunale per i Minorenni di mettere in atto interventi idonei con progettualità adeguate alle esigenze dei bambini.
Ci appelliamo perchè il Servizio di rete per la prevenzione ed il trattamento del maltrattamento e dell’abuso all’infanzia non sia sospeso e ne sia garantita la continuità e stabilità per la funzione imprescindibile che svolge.
