Salviamo l'Ospedale di Maddaloni dalla chiusura.
Per: Parlamento, Prefettura di Caserta, Ministero della salute
Zinzi, Romano, Caldoro e Polverino si accingono a dare il colpo di grazia all’ospedale di Maddaloni. Dopo aver contribuito ad approvare il Piano Ospedaliero di Caldoro, che accorpa il nosocomio di Maddaloni a quello di Marcianise, Civitas la prossima settimana ritorna in piazza per rispedire la palla al mittente. Una modifica al Piano nella parte riguardante l’accorpamento da portare all’approvazione del Consiglio Regionale. Dovranno essere i candidati sindaci a farsi portavoce dell’istanza. Altre strade non sono percorribili. Il centrodestra deve essere messo di fronte alle proprie responsabilità. Ad oggi non è riuscita a creare la tanto sbandierata filiera politica (Comune, Regione e Provincia). Maddaloni rimane la città che ha subito di più.
Modificare subito il Piano Ospedaliero di Caldoro nella parte che accorpa l’Ospedale di Maddaloni a quello di Marcianise. E’ questa la nuova iniziativa lanciata da Civitas, per restituire la piena autonomia al nosocomio di Maddaloni. “Una campagna elettorale anestetizzata – dice Alessandro Cioffi – che ha interesse a nascondere uno dei più gravi torti che la città ha subito dal ricompattato centrodestra, darà il colpo di grazia al nostro ospedale. Qualcuno ha interesse a nascondere ai cittadini che al più presto saranno privati del diritto a curarsi in casa propria. Eppure i candidati sindaci dovrebbero spendere una parola sulla chiusura dell’ospedale. Non è un mistero – aggiunge il presidente di Civitas – che sono scesi in campo per la tornata elettorale i consiglieri regionali Paolo Romano, Angelo Polverino e il Presidente della Provincia Zinzi. I politici del territorio devono spiegare perché hanno tagliato l’ospedale di Maddaloni. Gli interessi sono tutti spostati su Marcianise, che ancora oggi, con forza, rivendica un'unica struttura”. Marcianise vuole rendere immediatamente concreta la riorganizzazione della rete ospedaliera e dell'emergenza, così come stabilito dalla legge regionale di riordino del sistema ospedaliero e dal decreto del Presidente della Giunta Regionale, nella funzione di Commissario Straordinario, n. 49. La legge regionale, com'è noto, dispone l'accorpamento degli Ospedali di Maddaloni e di Marcianise entro 60 mesi dalla data di pubblicazione della stessa, avvenuta nel mese di luglio 2010, mentre, nel frattempo, si sarebbero dovuti realizzare i lavori di completamento del P.O. di Marcianise. “Una volta risolto il problema del completamento della struttura di Marcianise, i maddalonesi – fa sapere Ciuffi - dovranno rassegnarsi. Eppure basta una modifica al Pano approvato dal centrodestra alla Regione, per bloccare tutto. Una modifica che Civitas ha già preparato e che sottoporrà ai candidati sindaci nella speranza che sia affidata ai loro sponsor politici e che sia portata al più presto all’approvazione del Consiglio Regionale della Campania”. Si mobilita nuovamente l’associazione ed organizza una raccolta firme a sostegno dell’iniziativa. “E’ nostro dovere provarci, perché all’ospedale di Marcianise si sta facendo di tutto per rendere concreta un’operazione tutta politica, consumata ai danni della nostra città. Bisogna puntare – conclude Alessandro Cioffi - sul nostro ospedale, che, dati alla mano, è tra i migliori della provincia, soprattutto per produttività. La favola dei tagli alla sanità non può essere raccontata ad una città che subisce in continuazione da una politica che non è riuscita a creare una filiera sul nostro territorio. Civitas chiede ancora una volta che i candidati si pronuncino su cose reali e non facciano promesse inutili e inconsistenti. La città ha bisogno dell’ospedale e anche di finanziamenti, che poi qualcuno dovrà a spiegare come saranno cofinanziati con il dissesto in atto”.
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