Bibliotecari e Archivisti per i beni culturali siciliani
Per: Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Presidente della Regione Siciliana, Presidente della Commissione Cultura dell'Assemblea Regionale Siciliana
Il recente accordo sui profili professionali per i dipendenti del Dipartimento dei beni culturali in Sicilia è fortemente discriminante per Archivisti e Bibliotecari rispetto alle altre professionalità. Infatti viene previsto un “esperto nelle discipline documentario- archivistiche” che associa due professioni distinte e riconosciute.
Archivi e Biblioteche esigono conoscenze, competenze e abilità differenti perché hanno natura diversa e conservano patrimoni con qualità intrinseche diverse.
All’interno delle biblioteche i fondi manoscritti e dei libri antichi esigono competenze ancora più specialistiche e abilità che sono proprie del bibliotecario conservatore.
Infatti, il Ministero dei Beni Culturali ha previsto due diverse figure e riconosciuto il valore di due diverse professionalità. Le biblioteche che hanno fondi antichi e manoscritti importanti li affidano a bibliotecari conservatori.
Inoltre la recente legge n.4 del 14 gennaio 2013 assegna alle Organizzazioni professionali la definizione delle competenze e dei requisiti per l’accesso a questi profili.
I regolamenti e gli accordi europei hanno attivato l’elaborazione di una Norma UNI alla quale partecipano le Organizzazioni professionali e questi lavori sono orientati nella definizione dei due profili distinti.
La Sicilia, con la definizione di un’unica figura e, soprattutto, eludendo i requisiti necessari delle diverse specializzazioni, ha agito in contraddizione con l’ordinamento dello Stato e con la normativa europea e ha disconosciuto il valore di una storia pluricentenaria delle due professioni.
L’Associazione Nazionale Archivistica Italiana e l’Associazione Italiana Biblioteche, sono già intervenute, con lettera all’Assessore ai Beni Culturali della Sicilia, a sostegno delle due distinte professionalità.
Winckelmann era un bibliotecario, Muratori era un bibliotecario, Mabillon era un archivista e il fondatore della diplomatica, Sickel e tutta la scuola tedesca del XIX secolo definiscono le qualità e i metodi della scuola archivistica.
Non è possibile cancellare la tradizione e l’importanza di due scienze e di due professioni.
Non è possibile affidare il patrimonio librario e manoscritto siciliano a figure indefinite dalla incerta professionalità.
Si chiede la revisione dell’accordo sui profili professionali, la definizione dei profili di Archivista e Bibliotecario, con la specificazione del Bibliotecario Conservatore in linea con la normativa italiana ed europea e nel rispetto della tradizione culturale del mondo occidentale.
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