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COS’E’ L’AMBROSIA
Il genere Ambrosia, della famiglia delle Asteraceae (=Compositae) comprende piante erbacee spontanee, annue o perenni, ad impollinazione anemofila, per la maggior parte originarie del continente americano, ma ormai diffuse anche in Europa
I luoghi preferenziali di crescita dell’ambrosia sono i suoli disturbati quali: bordi stradali, incolti, argini, massicciate ferroviarie, margini di campi coltivati, aree abbandonate e semi abbandonate; la si ritrova inoltre come infestante nei campi di barbabietola, di soia e di girasole.
La specie più diffusa, l’A. artemisiifolia, è anche la più dannosa a causa delle allergie provocate dalle abbondanti quantità di polline che produce: è stato stimato che una pianta di Ambrosia possa produrre più di un miliardo di granuli di polline e che durante la fioritura, la concentrazione dei pollini nell’aria possa raggiungere i due milioni di granuli per metro cubo. In America il suo polline sarebbe responsabile del 40% dei casi di “pollinosi”. Dalle aree dei comuni lombardi nella quale l’ambrosia si è inizialmente diffusa - provincia di Varese e comuni ad ovest di Milano (dove l’allergia provocata da questa pianta riguarda il 6-8% della popolazione) - l’ambrosia si è successivamente espansa nella regione, ed ora risulta presente anche nelle provincie di Como, Bergamo, Cremona, Brescia e Pavia.
Per limitare i casi di pollinosi da ambrosia il Servizio Prevenzione Sanitaria della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia il 29 marzo 1999 ha emesso l’ordinanza “ Disposizioni contro la diffusione della pianta “Ambrosia” nella Regione Lombardia al fine di prevenire la patologia allergica ad essa collegata.”
Il decreto ordina:
art.1 - Ai proprietari e/o conduttori di aree agricole non coltivate; ai proprietari di aree verdi urbane incolte e di aree verdi industriali dismesse; ai responsabili dei cantieri edili aperti da almeno un anno alla data di entrata in vigore della presente ordinanza; ai responsabili dell’ANAS-S.p.A., della FNME, ciascuno per le rispettive competenze, di vigilare, a partire dal mese di maggio, sull’eventuale presenza di “Ambrosia” nelle aree di loro pertinenza ed eseguire tra giugno ed i primi venti giorni di agosto, periodici interventi di manutenzione e pulizia (aree verdi, aree dismesse, cigli stradali e autostradali, massicciate ferroviarie) che prevedano quantomeno tre sfalci nei seguenti periodi:
· 1° sfalcio: terza decade di giugno;
· 2° sfalcio: terza decade di luglio;
· 3° sfalcio: seconda decade di agosto;
art. 2 - Ai sindaci dei Comuni interessati dall’infestazione della pianta di Ambrosia”di:
· curare il mappaggio delle aree pubbliche comunali infestate dalla pianta e la conseguente esecuzione dei sopra citati interventi di pulizia e sfalcio;
· disporre la pubblicizzazione, controllo e verifica dell’ottemperanza alla presente ordinanza;
· predisporre insieme con la A.S.L., almeno annualmente entro il 30 novembre, un’apposita relazione sullo stato della situazione alla Giunta Regionale, anche ai fini dell’emanazione di nuove disposizioni, con particolare riferimento alla diffusione di “Ambrosia “ nel proprio territorio, agli interventi di informazione alla popolazione, alle operazioni di sfalcio o altri atti adottati;
art. 3 - Ai responsabili dei Dipartimenti di Prevenzione delle A.S.L., attraverso i Servizi competenti di fornire alle amministrazioni Comunali collaborazione e consulenza per informare e sensibilizzare la cittadinanza sulle manifestazioni cliniche dell’allergia all’Ambrosia e sugli interventi preventivi da adottare, nonchè vigilare sull’applicazione della presente ordinanza.
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Come curare l'allergia all'ambrosia
Gli allergici all'ambrosia sono in continuo aumento, soprattutto in Lombardia dove la pianta è largamente presente. Quali i sintomi? E come curarla?
Annabella D'Argento
asmapollineallergiaambrosiacongiuntivite
Congiuntivite, raffreddore, affaticamento e persino asma: sono i sintomi di un diffuso malessere che colpisce spesso chi rientra dalle vacanze, in città; stiamo parlando dell'allergia all’ambrosia. Che cos’è l’ambrosia? È una pianta infestante appartenente alla famiglia delle "asteracee" che produce fino a un miliardo di polline e al mondo ne esistono più di trenta varietà.
E' presente largamente in Lombardia e la sua fioritura inizia ai primi di agosto e continua fino alla fine di ottobre.
L’allergia da polline d’ambrosia miete vittime soprattutto fra gli automobilisti, perché l’ambrosia fiorisce maggiormente ai bordi delle strade e i suoi semi (simili a chicchi di riso) presentano piccoli aculei che permettono di agganciarsi agli pneumatici delle macchine.
Gli allergici all’ambrosia possono manifestare sensibilità ad altri allergeni presenti in piante come il mais e il grano, che di conseguenza, ne possono peggiorare gli effetti.
Secondo gli allergologi, si possono curare le allergie:
Con i vaccini per via sublinguale o per iniezione sottocutanee(da somministrare tre mesi prima la stagione delle allergie)
Con i farmaci, antistaminici e cortisonici
Per chi predilige i rimedi naturali troviamo:
Alcuni rimedi omeopatici (Pollensì, Orthohistaminum, Sinalia, Corylia), minerali (Oximix 3+, Manganese-Rame-Zinco), fitoterapici (Olio di ribes nero, Olio di Perilla, Ribes nero 1D, Viburnum lantana 1D)
Una soluzione alternativa può essere l’agopuntura.
Leggete anche la guida come riconoscere ed affrontare allergie ed intolleranze alimentari.
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L'ordinanza 68 dello scorso 21 Giugno 2011, ordina lo sfalcio dell'ambrosia su tutto il territorio Comunale e sanzione i trasgressori con multe che vanno da €. 50 ai €. 1000.
Le date previste per lo sfalcio sono in particolare l'ultima settimana di luglio per il primo sfalcio e all'inizio della terza decade di Agosto per il secondo sfalcio.
I proprietari dei terreni che non rispetteranno l'ordinanza, oltre a pagare le multe previste, saranno soggetti al "taglio" coatto dell'ambrosia da parte del Comune che addebiterà i costi al proprietario del terreno stesso.
E' bene che tutti, allergici e non, facciano la loro parte, chi tagliando l'ambrosia, chi segnalando eventuali situazioni di non rispetto dell'ordinanza ed infine chi ha il poter per far rispettare l'ordinanza stessa.