Sostenere la Grecia, cambiare l'Europa

Il governo Greco, guidato da Syriza, sta facendo del suo meglio per raggiungere un accordo onorevole con i suoi partner europei e internazionali che sia rispettoso del mandato elettorale del popolo greco.

Con le elezioni del 25 gennaio, infatti, il popolo greco ha respinto le politiche di austerity imposte dall'Unione Europea, dando la possibilità a Syriza di conquistare una vittoria storica.

Il governo guidato da Syriza ha già avviato una serie di importanti riforme che hanno permesso di affrontare efficacemente i problemi della corruzione e della diffusa evasione fiscale e quello degli sprechi riguardanti la spesa pubblica, ottenendo una crescita significativa del suo gettito erariale.

Oltre a ciò, la Grecia ha onorato tutti i suoi debiti, facendo ricorso solo alle sue risorse. Un caso unico tra le nazioni europee, vista la grave situazione finanziaria in cui è stato trascinato tale paese, in questi ultimi anni.

Nel frattempo, la carenza di liquidità, determinata dalle stesse istituzioni europee, ha portato ad una situazione fortemente critica per le finanze della Grecia che rende oggi insostenibile il pagamento delle obbligazioni di debito in scadenza.

Nonostante ciò, il governo greco, pur cercando di raggiungere un accordo con le parti interessate, ha mantenuto fede ai suoi impegni programmatici assunti con il popolo greco, prevedendo il ripristino del contratto collettivo e del salario minimo, la protezione dei lavoratori-dai licenziamenti di massa, la salvaguardia dei salari, delle pensioni e dell sistema di sicurezza sociale da ulteriori tagli, l’arresto delle privatizzazioni dei settori strategici.

Finora sono trascorsi diversi mesi di estenuanti trattative, in cui i creditori della Grecia hanno tentato di costringere il governo greco, guidato da Syriza, a mantenere il programma di austerità.

Questo atteggiamento sta determinando una grave situazione di stallo nelle suddette trattative.

Consapevoli dei rischi di questa situazione, sia per il popolo greco che per tutti i popoli dell'Unione Europea, già fortemente impoveriti dalle famigerate politiche di austerità, sosteniamo con forza, senza "se" e senza "ma", la lotta del popolo greco.

Siamo infatti consapevoli che tale lotta è anche la nostra lotta.

E'evidente, infatti, che la lotta della Grecia per la sovranità popolare e la giustizia sociale, non riguarda solo tale paese, ma l'Europa intera ridotta all'Europa delle banche e dei mercati.

Pertanto sostenere oggi le ragioni della Grecia, significa affermare con forza un'altra idea di Europa: più solidale e più democratica.

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