NO AL DISSOCIATORE MOLECOLARE DI SPONGANO (LECCE)

Al Presidente della Regione Puglia
All'Assessore Regionale all'Ambiente
Al Presidente della Provincia di Lecce
Al Sindaco del Comune di Spongano.
A tutti i Sindaci della Provincia di Lecce.
Ai Parlamentari della Provincia di Lecce.


Oggetto: NO AL DISSOCIATORE MOLECOLARE DI SPONGANO (LECCE).


Dopo 30 anni di fallimenti del processo di pirolisi altresì chiamato “dissociatore molecolare”, si vuole costruire un impianto di questo genere a Spongano che dovrebbe trattare pneumatici e rifiuti ospedalieri nella nuova zona industriale.

“Il termine ‘pirolisi’ è nuovo, ma l’inganno è vecchio” afferma il presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale della Calabria Aurelio Chizzoniti, che spiega: “Tale impianto non rappresenta una novità, in quanto utilizza processi e metodi obsoleti e fortemente inquinanti.
Per questo, alla parola ‘pirolisi’ si è sostituito il termine fuorviante di ‘dissociatore molecolare’. Una trappola che si perpetua (…)”, con riferimento agli inceneritori che oggi si chiamano termovalorizzatori, ma entrambi sono la stessa cosa.
In Europa, l’unico impianto che ha trattato pneumatici è stato costruito in Germania ed è stato chiuso nel novembre 2004 dopo aver accumulato perdite di 500 milioni di dollari. Tra i seri problemi avuti all’ impianto si includono: una perdita di gas tossico, un’esplosione, rotture del refrattario della camera di combustione e perdite di acque contaminate. Il rilascio di sostanze tossiche ha comportato la temporanea chiusura dell’impianto tedesco per il superamento delle emissioni ammissibili di acido cloridrico, polveri sottili, ossidi di azoto e carbone.

Chiediamo di non violentare ulteriormente la terra del salento lasciata in eredità dai nostri padri.

Se tale sistema fosse veramente innovativo e poco impattante per l’ambiente
• il mondo ne sarebbe pieno;
• investirebbero a casa loro;
• avrebbero già fatto un’assemblea per rendere pubblica l’interessante (a loro dire) iniziativa.
Le polveri della triturazione dei pneumatici, i fumi emessi, gli scarichi liquidi, si diffonderanno sul nostro territorio e danneggeranno la nostra salute e quella dei nostri figli. Lo stoccaggio e la lavorazione dei pneumatici comporteranno un alto rischio d'incendio. Senza parlare del via vai di mezzi pesanti che ne deriverà.
L’insediamento di questo impianto, inoltre, stride con la vocazione turistica della zona, con molti progetti mirati a valorizzare la ricchezza paesaggistica e al ritorno del viver sano (l’impianto sorgerà al confine con le “More” e il “Parco dei Paduli”). Metterà in crisi le attività economiche legate al settore turistico e agroalimentare, dopo che la catena alimentare sarà compromessa e la qualità dell’aria peggiorata.
I pochi posti di lavoro previsti sono destinati a tecnici specializzati provenienti dall'esterno.
I terreni e le case della zona subiranno inevitabilmente forti deprezzamenti.
A fronte di tutto questo, quali vantaggi verranno agli abitanti di Surano e Spongano? Nessuno.

PERTANTO CHIEDIAMO

DI FERMARE IL FOLLE PROGETTO DELL’IMPIANTO DEI RIFIUTI DI SPONGANO.

FIRMATO la petizione

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