Etica e Speranza
Per: Cardinale Crescenzio Sepe
Padre Vescovo Crescenzio Sepe,
ci rivolgiamo a Lei perché profondamente turbati e confusi dalle vicende che riguardano la nostra vita politica nazionale.
Ci rivolgiamo a Lei perché, coinvolti a vari livelli nella vita attiva al servizio nelle comunità Parrocchiali, siamo sconcertati dal silenzio che sembra circondare queste orribili vicende.
Auspichiamo che Lei, forte della sensibilità umana che tutti Le riconosciamo, intervenga come solo il Vangelo ci illumina: “La tua Parola sia sì, sì, no, no il resto viene dal Maligno”.
Noi auspichiamo, come genitori ed educatori coinvolti quotidianamente nella povertà spirituale di un'epoca contrassegnata dal consumismo e dall'egoismo più irragionevole, che si sollevi dalla nostra città una voce forte a spazzare la lordura che ha invaso l'etica pubblica.
Noi auspichiamo che questa voce affermi che tali vicende e i suoi protagonisti rappresentano un cancro da estirpare e non un ostacolo da aggirare.
Come cristiani siamo impegnati da sempre nella ricerca di una comune soluzione e siamo educati a cercare nel prossimo il Volto del Cristo ma è forte l'imbarazzo e improcrastinabile il bisogno che l'intera comunità cristiana si interroghi su quanto è accaduto.
Siamo interessati, in quanto impegnati quotidianamente nella sfida educativa dei nostri giovani, a ritrovare una direzione, a cercare di stabilire cosa è giusto e cosa non lo è.
Sappiamo quanto sia importante garantire una alta coesione sociale in un momento di crisi economica così profonda, ma siamo sbalorditi di fronte alla deriva etica mostrata da alte cariche politiche del nostro paese.
In tanti ci interrogano e si aspettano risposte non elusive: i nostri fratelli e sorelle più giovani, i nostri figli e tutti quelli che attendono che il Magistero che Lei interpreta possa essere, ancora di più, un segnale di speranza.
Eminenza Reverendissima, Le chiediamo di accompagnarci nella richiesta immediata di dimissioni da ogni incarico politico per chi è coinvolto in torbide vicende come il nostro attuale Presidente del Consiglio.
Le chiediamo di unire la Sua voce alle nostre nel chiedere l'allontanamento dalla politica di quanti sono investiti, e la nostra Regione, provincia e città ne sono un pessimo esempio, da inchieste giudiziarie sui rapporti con la malavita organizzata e/o si sono macchiati di condanne.
Ci auguriamo che questo avvenga soprattutto in questi momenti in cui le tenebre sembrano calare sulla nostra civiltà.