Applicazione dell'art 36-37 dello Statuto Regione Siciliana
Per: Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro dell'Economia e Finanze, Presidente Regione Siciliana
La presente Petizione Popolare é promossa dall’Associazione NEMA (un gruppo di liberi professionisti operanti nei territori compresi fra i Nebrodi e le Madonie) presente nei comuni indicati in elenco. Comuni dei Nebrodi: Tusa, Santo Stefano di Camastra, Reitano, Castel di Lucio, Mistretta, Motta D’Affermo, Caronia, S. Fratello, Sant’Agata di Militello, Torrenova, Capo D’Orlando, Patti, Messina. Comuni delle Madonie: Pollina, S.Mauro Castelverde, Castelbuono, Ciminna, Bagheria, Palermo.
La petizione Denuncia in maniera esplicita la mancata riscossione, delle accise per la raffinazione del petrolio, ed il conseguente aumento della benzina nella Regione Siciliana (vincolato al continuo
aumento del costo del barile di petrolio a livello mondiale) nonostante l’estrazione e raffinazione del greggio siciliano.
Ricorda che
Le compagnie petrolifere, che dal sottosuolo siciliano estraggono petrolio pari al 10% del fabbisogno nazionale, versano alla Regione una royalties (ovvero provvigioni dalla aziende petrolifere da impiegare in opere pubbliche) solo del 7%.
Per la raffinazione del 60% dei carburanti utilizzati in Italia, e la cui attività ha causato ingenti danni
ambientali a vasti territori della Sicilia, invece, le accise finiscono direttamente nelle casse dello Stato ed una parte nelle regioni del nord del Paese in cui le compagnie hanno la residenza fiscale.
Alle imprese vanno gli enormi utili industriali, allo Stato le enormi entrate fiscali.
Si calcola, per approssimazione, che dalle accise sulle produzioni delle aree industriali di Gela ed Augusta alle casse romane giungano annualmente una variabile fra iva e accise fra i 12 ed i 30 miliardi di euro annui.
A fronte di questa produzione sovradimensionata rispetto al fabbisogno energetico regionale, alla
nostra isola rimangono solo i guasti ambientali mentre altre regioni hanno la possibilità di abbassare il prezzo della benzina per i propri abitanti (es. Trentino Alto Adige), altre hanno stipulato accordi separati per ottenere royalties per 102 milioni di euro (es. Basilicata) da utilizzare sul territorio.
Considerato che
se il nostro TERRITORIO SICILIANO sopporta l'inquinamento e i guasti legati a una sovrapproduzione ha il diritto di reclamare qualcosa di pii1 che un pacchetti di posti di lavoro.
Ha il diritto di condividere con lo Stato oneri e onori e di incassare direttamente, come prevede lo statuto autonomistico, le tasse applicate alle produzioni siciliane.
Ha il diritto di ottenere dalle imprese petrolchimiche che operano in Sicilia uno sconto sul prezzo di vendita alla pompa dei carburanti in tutto il territorio dell' isola e, in maniera più articolata, una vera e propria royalties da calcolare sugli utili d’impresa a beneficio del bilancio regionale che verrà utilizzata per realizzare nuove opportunità di sviluppo e nuovi incentivi per le aziende che vogliano create posti lavoro in Sicilia.
Tale petizione pertanto
CHIEDE
L’accreditamento delle provvigioni spettanti alla Regione Siciliana (accise petrolifere e royalties), da impiegare sul territorio (come previsto dagli art. 36/37 dello Statuto Regione Siciliana)
La riduzione del costo del carburante ai residenti nella regione Siciliana.
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Firmato la petizione
129
Persone
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