Grillo prenda le distanze da derive populiste e antidemocratiche
Per: Beppe Grillo
Chiediamo a Beppe Grillo di revocare l'espulsione di Giovanni Favia e Federica Salsi dal Movimento 5 Stelle.
Chiediamo a Beppe Grillo di prendere le distanze da commenti offensivi, pesanti e lesivi della dignità dei due consiglieri, e in generale dalla mentalità populista e linciatrice di una parte del Movimento, per dimostrare che egli non approva quella parte.
Altrimenti, il Movimento perderà il nostro voto.
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TESTO INTEGRALE:
Ci troviamo a pochi mesi dall’inizio di una possibile rivoluzione storica per l’Italia. Dopo il continuo sfacelo della Prima Repubblica e del quasi-ventennio Berlusconi, in cui hanno dominato corruzione, collusioni con le mafie, conflitti di interessi, giochi di potere, servilismi nei confronti di poteri clericali e finanziari, disastri ambientali, familismi; in cui non ci sono state meritocrazia, innovazione, solidarietà, e l’elenco potrebbe proseguire all’infinito.
Dopo tutto questo, un Movimento nuovo, che parte dai cittadini per giungere a loro, si fa strada e riuscirà ad entrare in Parlamento. Un Movimento in cui “uno vale uno”, in cui si fa attivismo sui problemi reali del paese a partire dai comuni e dalle regioni; in cui i consiglieri eletti si auto-riducono lo stipendio e promuovono politiche di trasparenza e onestà, spingendo i partiti a fare altrettanto; in cui i consiglieri cercano di dettare l’agenda politica portando comuni e regioni a confrontarsi con i problemi reali anziché ignorarli come si è sempre fatto. Un Movimento in cui i parlamentari sono eletti con primarie online e gratuite, primo caso al mondo.
Sembra bellissimo: ma non è tutto oro quello che luccica. Beppe Grillo, portavoce del Movimento, ha ieri espulso dallo stesso i consiglieri Salsi e Favia, perché “chi pensa che io non sia democratico prende e va fuori dalle palle”. Perché “siamo in una battaglia, una guerra fino alle elezioni” e “guerre dentro non ne voglio più”.
La vera battaglia per l’Italia è avere un Movimento di cittadini che sappia organizzarsi con un progetto di rinnovamento, senza cadere nel populismo, col seguire acriticamente un leader, e senza ritenere che qualsiasi forma di dissenso all’interno del movimento vada risolta con un linciaggio. E questa battaglia la vogliamo vincere, perché dopo tutto ciò che è successo in Italia ci è dovuta.
Perché di fatto questo succede e questo si vede nei commenti inviati sia a Favia che alla Salsi da moltissimi attivisti, come si può vedere ad esempio qui o qui.
Non possiamo più permetterci l’ennesima delusione; non possiamo più permetterci l’ennesima deriva antiliberale e antidemocratica.
È proprio in nome degli ideali del Movimento, dell’”uno vale uno”, della partecipazione dal basso, che chiediamo a Grillo di revocare l’espulsione di Salsi e Favia e di prendere pubblicamente le distanze dalla mentalità linciatrice delle centinaia di commenti ai due consiglieri.
Chiedo insieme a coloro che firmeranno la petizione che Grillo riconosca l’importanza della critica interna, che non significa formare correnti o fare una guerra: se lui si fosse comportato moderatamente e avesse discusso le tematiche, non ci sarebbe stata alcuna presunta “guerra dentro” tale da giustificare delle espulsioni.
È troppo semplice arrabbiarsi per delle critiche al punto tale da scaricare su di esse la responsabilità di produrre battaglie interne: tra persone civili, il tutto si sarebbe risolto in sana dialettica che avrebbe potuto portare solo del bene al movimento.
È vero, per le elezioni non ci si può presentare spaccati all’interno, altrimenti tanto vale stare in un altro partito: ma qui non si parla di correnti o spaccature; si parla del rispetto di principi di democrazia e trasparenza, che vengono a mancare proprio nel Movimento che paradossalmente fa di esse la propria bandiera.
Affinché uno valga uno e non zero, e nel Movimento le persone possano esprimere e proporre anche pubblicamente idee diverse, se non tradiscono i principi cardine della democrazia partecipativa; affinché si abbia un ridimensionamento delle “teste calde”: chiediamo a Grillo di prendere sentitamente le distanze da commenti spregevoli e bassi, e di revocare l’espulsione dal Movimento di Giovanni Favia e Federica Salsi.
Altrimenti non voteremo più il Movimento Cinque Stelle, amaramente delusi.