“Palazzo Salvotti: bene storico da tutelare e valorizzare”
Per: Cittadini di Mori (TN)
Premesso che:
• Palazzo Salvotti, come ricorda anche Italia Nostra, è “uno degli edifici civili di maggior pregio dell’intero territorio comunale di Mori” che “con il suo prospetto … nobilita l’intera piazza” di Mori vecchio ed è sicuramente tra i palazzi nobiliari più importanti del Trentino;
• Palazzo Salvotti ha segnato la storia e l’identità di Mori e in particolare della frazione di “Mori Vecchio” e per il suo interesse artistico e storico è tutelato dalla legge 1089/1939 sulla “Tutela delle cose d'interesse Artistico o Storico”;
• Palazzo Salvotti rappresenta in definitiva l’ultimo palazzo storico di Mori che, sia per la sua posizione che per la sua dimensione, può essere destinato ad uso pubblico;
• l’Unicef, organizzazione alla quale la baronessa Annamaria Salvotti ha lasciato in eredità il Palazzo, ha posto in vendita l’immobile mediante asta pubblica;
• a quanto pare esiste un acquirente disponibile ad acquistare il Palazzo per 180.000 €;
• l’ente pubblico, sulla base di quanto contenuto nella legge 1089/1939, può esercitare il diritto di prelazione all’acquisto;
considerato inoltre che:
• la nostra borgata si sta avvicinando rapidamente alla soglia dei 10.000 abitanti con ulteriori forti previsioni di crescita;
• le necessità di spazi e servizi pubblici, peraltro oggi già carenti, saranno quindi necessariamente maggiori delle attuali;
• non esiste, ad oggi, un piano organico di utilizzo delle proprietà comunali e delle eventuali necessità aggiuntive rispetto al patrimonio edilizio di proprietà;
• non si può affermare quindi che il Palazzo Salvotti non è o non sarà funzionale alle esigenze pubbliche del comune di Mori;
valutato che:
• non si conosce il piano di sviluppo proposto dall’attuale acquirente e non si hanno garanzie circa il piano economico a sostegno delle iniziative proposte;
• è opportuno che l’edificio venga mantenute disponibile ad un futuro uso pubblico
e nella convinzione che una forte tutela del Palazzo sia condizione necessaria per recuperare, con il suo restauro, la memoria di un luogo che è stato, in passato, dimenticato e anche “saccheggiato” ma che costituisce uno dei luoghi più antichi del nostro territorio;
L’Unione per il trentino e i cittadini firmatari di questa PETIZIONE
CHIEDONO FERMAMENTE
ai propri rappresentanti politici di avvalersi del “diritto di prelazione” prevedendo l’acquisizione di Palazzo Salvotti.
A prescindere dal suo futuro utilizzo, che deve avere un riscontro economico positivo ma allo stesso tempo massimizzare l’impatto socio-culturale sulla vita sociale della Comunità di Mori, si ritiene che mantenere la disponibilità pubblica del bene sia fondamentale perché il Palazzo rappresenta uno dei pochi punti identitari della nostra comunità.
Oltre a ciò il palazzo in quanto tale può rappresentare un importante volume edilizio in cui collocare i servizi pubblici necessari visto l’aumento della dimensione sociale e territoriale di Mori.