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contro le Multe AMA "collettive" per ripartizione errata della raccolta differenziata

Per: Sindaco di Roma e Assessore all'Ambiente di Roma Capitale

Al Sindaco di Roma Capitale

Oggetto: Multe AMA collettive per ripartizione errata della raccolta differenziata

Premesso che

- Partiamo da un principio assoluto, imprescindibile e non interpretabile che la raccolta differenziata è una necessità per la comunità e va fatta in maniera corretta ripartendo correttamente il rifiuto nei vari contenitori messi a disposizione dall’AMA;
- Non intendiamo fornire alcun alibi a chi compie un reato contro l’ambiente o contro la comunità.

Considerato che

- AMA continua a sanzionare i cittadini che hanno l’obbligo della raccolta differenziata cosiddetta “porta a porta” colpendo interi condomini perché non è capace di trovare il vero responsabile (sui verbali indicati come IGNOTI);
- Il provvedimento appare DISCRIMINATORIO verso i cittadini che eseguono quel tipo di raccolta e INGIUSTO verso quelle persone che non hanno nulla a che vedere con la ripartizione errata del rifiuto;
- la sanzione più che un mezzo educativo appare come un nuovo balzello destinato a riempire le casse della municipalizzata o dell’amministrazione comunale;
- in Italia la legge e il diritto non permettono che una persona debba rispondere dei “delitti” di un’altra ma deve essere accertato colui che compie il reato;
- lo stesso Presidente del IV Municipio, nel corso di un’intervista rilasciata al sito internet www.collianiene.org ha espresso dubbi sulla legittimità delle sanzioni;
- l’infrazione viene normalmente rilevata dagli ispettori AMA in assenza di un qualsiasi rappresentante del condominio;
- la stessa AMA sul territorio del IV Municipio non è un esempio nel rilasciare buoni servizi ai cittadini;
- l’AMA continua a cambiare le regole di differenziazione del rifiuto senza una informazione capillare atta a raggiungere i cittadini meno informati, soprattutto gli anziani e gli stranieri residenti sul territorio;
- il quartiere di Colli Aniene è stato sempre indicato come un esempio di collaborazione nella raccolta differenziata dei rifiuti, adottata in maniera sperimentale fin dal 2006, e invece continua ad essere tartassato dalle sanzioni nonostante che la raccolta “porta a porta” è certamente di una qualità superiore a quella “stradale”;
- Non si comprendono i motivi per i quali AMA non adotti anche per questo tipo di raccolta gli stessi controlli di quella stradale (appostamento degli ispettori) che riteniamo debbano essere “UGUALI PER TUTTI I CITTADINI ROMANI” e che abbiano l’obiettivo di arrivare al vero colpevole.

Chiediamo

- Al Sindaco di Roma e all’Assessore all’Ambiente di cambiare il "Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani” in modo da non consentire ad AMA di distribuire sanzioni collettive DISCRIMINATORIE e INGIUSTE ma di trovare l’effettivo artefice dell’infrazione alle regole di ripartizione del rifiuto.


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